Alessandria Calcio, sul daspo la ‘rettifica’ di Benedetto
Travolto da commenti sui social, il presidente corregge il tiro
ALESSANDRIA – Scusate ci siamo sbagliati. Anzi: scusate, ma le mie parole non sono state correttamente riprese dall’ufficio stampa. La sostanza è una sola: sul ‘caso Trento’, il daspo che sarebbe stato comminato a un sostenitore dell’Alessandria per “espressioni razziste e sputi” a un giocatore della squadra avversaria, Attys, Enea Benedetto rettifica la nota.
Una puntualizzazione che arriva dopo i moltissimi messaggi sui social contro le dichiarazioni contenute nel lungo comunicato diffuso ieri sera, anche perché in fatto di comportamenti “esecrabili” l’Alessandria si è, purtroppo, spesso distinta negli ultimi mesi.
Non si era fatta attendere la secca risposta della Gradinata Nord e, anche, dei Mandrogni, per ribadire il dna marcatamente antirazzista della tifoseria alessandrina.
Pochi minuti fa le precisazioni di Benedetto: “Il comportamento di un singolo, e le eventuali azioni razziste, peraltro ancora da appurare, non possono e non devono inficiare, e infangare il nome e la reputazione di una tifoseria, come quella dell’Alessandria Calcio, tra le più inclusive e multiculturali d’Italia” Scomparsi gli accenni ai “cori” (che non ci sono stati) e ai comportamenti, appunto, “esecrabili”.