Trento – Alessandria, Banchini: “La squadra crede in quello che fa”
Il tecnico: "Per chi, come noi, deve uscire da una situazione difficile questo risultato serve molto"
TRENTO – “Noi sappiamo la situazione difficile da cui siamo partiti e in cui ancora siamo. Per questo la continuit,à e questo pareggio soprattutto, contano molto. Ben sapendo che la strada è lunga, ma la stiamo affrontando un passo alla volta”.
Ha ragione Banchini, il pareggio in rimonta a Trento “dimostra che la squadra crede in quello che fa“. Nonostante la fatica nel primo tempo, “l’approccio alla gara non è stato intenso e aggressivo come nelle due sfide precedenti, ma è anche comprensibile, al terzo impegno in otto giorni. Siamo stati meno propositivi, contro una squadra organizzata e con qualità”.
La scelta di Nichetti abbassato in difesa ha tolto densità a sostanza al centrocampo. “Siamo uciti meno velocemente dalla nostra area, questo sì, ma non sono d’accordo sull’obiezione delle diffoltà in mezzo, perché Foresta ha recuperato e giocato molti palloni. Quello che mi brucia sempre tanto è subire gol su palla inattiva, perché le marcature devono essere ben chiare nella testa di tutti e se gli altri segnano vuol dire che non siamo stati attenti come serviva”.
A proposito: gol di Trainotti o autogol di Nichetti? “Io so che Nichetti marcava Trainotti, che ha segnato. Non mi interessa se c’è stato un tocco: ripeto, le reti su piazzati sono quelle che danno più fastidio. E nel primo tempo, ogni volta che il Trento batteva un angolo o una punzione laterale si percepiva una sensazione di timore. Di rischio, come, invece, non è più successo nella ripresa”.
E l’atteggiamento conta sempre. “Penso ai nostri inserimenti nella prima frazione, perché i movimenti erano studiati per far aprire un varco tra i due centrali. Più di una volta proprio Trainotti ha scelto di spazzare via, per suggerire l’impostazione della nuova manovra. Noi, invece, in più di una occasione, abbiamo appoggiato a Liverani. Una indicazione di qualche timore, che dà più coraggio agli avversari”.
Cambio di passo
La svolta in avvio di ripresa: dentro Gega, che ha convinto, Nichetti riportato a centrocampo, “soprattutto la squadra che ha voluto andare in avanti, e con insistenza. Il gol è una ottima manovra corale, a destra, il lavoro di Sepe, il cross di Foresta, l’inserimento perfetto di Gazoul. Abbiamo anche provato a vincere e questo perché, insisto, c’è convinzione nei ragazzi”.
Perché cambiare tutti e due i quinti di centrocampo nella stessa gara? “Perché nelle ultime due partite Pellegrini e Nunzella avevano speso tanto. Li ho visti un po’ affaticati, ci aspettano altre due gare ravvicinati, alcune scelte sono dettate dalla gestione delle forze. Per tenere il serbatoio sempre pieno di rabbia ed energia. A parte l’azione del loro gol in fuorigioco evidente, non abbiamo rischiato e tutti qurlli che sono entrati dalla panchina lo hanno fatto molto bene”.
Una nota per Gega, di fatto al debutto, dopo infortuni e ricadute. “Per una settimana si è allenato bene con i compagni. Io non mi faccio condizionare da problemi fisici pregressi, se il giocatore è pronto io lo utilizzo. Mi piace sottolineare che anche la condizione fisica è buona, abbiamo chiuso tenendo bene e proponendoci in avanti”.
Un cartellino giallo anche per Banchini? “Sì, l’arbitro mi ha detto che, da capo della panchina, ne rispondo io. Non importa, conta il risultato”.