Alessandria Calcio, Banchini: “Serve una rimonta incredibile”
Il tecnico: "Carichi più alti? Sì, per la qualità del lavoro". Tabella di marcia? "Pensiamo solo a vincere la prima partita"
ALESSANDRIA – Sa bene qualche è il compito dell’Alessandria. Lo sapeva ancora prima di firmare. Per questo Marco Banchini non fa tabelle di marcia – “l’unico obiettivo che conta, per noi, è vincere la prima partita e quella di domani è di estrema importanza” – anche perché è l’obiettivo finale quello che conta, “siamo consapevoli, tutti, che ci aspetta una rimonta incredibile“.
A cui, però, “prima di tutto noi dobbiamo crederci“. In questo ‘noi’ allargato ci sta, naturalmente, il gruppo squadra, che ha sfruttato le due settimane per il rinvio della partita con l’Atalanta Under 23 per lavorare sul gioco, ma prima ancora sull’atteggiamento. “Ho cercato di aiutare i giocatori a trovare tranquillità e serenità. Sì, alzando l’intensità, soprattutto di concentrazione. Il compito mio, e dello staff, è dare strumenti alla squadra per risolvere i problemi”.
Parla anche di “corsa cognitiva”, Banchini, “cioè di movimenti fatti bene, sapendo quale è la finalità della giocata e, per questo, farsi trovare sempre pronti. Certo, l’approccio e l’attenzione, sono legate anche alle energie per il gesto atletico”.
E, aumentando i ritmi – “e i ragazzi hanno dimostrato, tutti, grande volontà e impegbo” – la reazione è stata diversa, “qualcuo ha fatto più fatica di altri ad assimilare il lavoro. Lo abbiamo graduato, certo, ma come ripeto da sempre, nessuno ci aspetta”.
“Solo la gara, niente mercato”
Per domani i nuovi sono tutti disponibili, “è chiaro che, quando si lavora da soli, qualcosa, inevitabilmente, manca. Ma conta come si entra dentro un gruppo e anche dentro la gara. Conta la convinzione“. In una parola, determinante è “quanto uno ci crede. Ho ben in mente l’atteggiamento nella gara con il Novara, la volontà di cercare il risultato che ho letto anche in un intervento, all’altezza delle panchine, di Nichetti, quasi con il piede a martello. Voglio quella tensione, quella voglia, quell’attenzione“.
Come non aveva visto, invece, contro il Mantova. “Avevo dato poche raccomandazioni prima dell’inizio: non farsi sorprendere, e invece, dopo pochi minuti ci siamo ritrovati sotto. Ma anche provarci sempre, e non mollare: proprio quella partita avremmo potuto provare a tenerla aperta e, invece, l’abbiamo lasciata andare via. Avevo detto che quell’atteggiamento non mi era piaciuto, ribadisco che non deve più appartenerci”.
Capitolo disponibili: Siafa, Foresta e Gentile ci sono, Volpe – “che non ho mai visto da quando sono arrivato” – e Ndir “che ha lamentato problemi fisici dopo l’amichevole in famiglia” sono out.
Non ci sono più Mariello e Manneh, che hanno risolto, e potrebbero non essere i soli.
Ma di mercato Banchini non parla. “Quello che dovevamo dirci, il direttore Corda ed io, ce lo siamo detti. A me, in questa vigilia, interessa solo la gara con l’Albinoleffe“.
Cinque partite in due settimane: turn over? “Io penso gara dopo gara e, ogni volta, scelgo di schierare la squadra più in forma“. La certezza è il minutaggio dei giovani. “I 271 minuti, minimo da regolamento, assolutamente sì. A Como giocavo con quattro under sempre, e non c’era alcun obbligo. Per noi, poi, non è un problema, perché non abbiamo un numero eccessivo di over”