Alessandria Calcio, il passaggio di quote entro due settimane
Prima l'approvazione del bilancio. "Questa operazione costa molto, ma vogliamo fare calcio qui". Corda per l'area tecnica, Quistelli resta. Benedetto : "Zerbo non è più nel club"
ALESSANDRIA – “Due settimane, al massimo entro la fine del mese”. E’ Cesare Rossini, avvocato, presidente di Slala, in questo caso grande tessitore dell’operazione per il passaggio del 60 per cento delle quote dell’Alessandria, a dettare una ‘road map’ fino al momento in cui la holding Alessandria 2023 (che potrebbe avere come presidente onorario José Altafini) acqusirà la maggioranza da Enea Benedetto.
Maggioranza sulla quale, va detto, Alain Pedretti ha una prelazione, “ma con il legale dell’imprenditore francese, l’avvocato Alberto Ruba, c’è già un accordo e le persone che io rappresneto saranno felici di proseguire la gestione con Pedretti – insiste Rossini – se questa sarà anche la sua volontà”. Altrimenti il gruppo subentrante potrebbe decidere di assicurarsi il 100 per cento e il controllo totale.
Dunque annullata l’assemblea fissata per il 12 ottobre, soprattutto sul rendiconto luglio – settembre 2023, “perché Andrea Molinaro è all’estero per lavoro”.
Ma di lavoro, come spiega il commercialista Giulio Maione, che della holding farà parte anche come investitore, ce n’è molto, “perché fino ad ora ho avuto solo contezza superficiale dei conti e bisogna approfondire. Ci sarà ds immettere anche una cifra significativa, ma questo non ci spaventa, perché noi vogliamo fare calcio qui e farlo insieme ad alessandrini come Flavio Tonetto, un entusiasta innamorato dei Grigi, fondamentale come Cesare Rossini”.
Cifre non se ne fanno, e neppure quali sono gli alessandrini coinvolti. “Posso solo dire che, appena si è saputo del compromesso firmato, alcuni investitori a livello nazionale ci hanno contattati”.
E Tonetto svela che “già alcuni imprenditori locali si sono fatti avanti. Pensate che, l’altro giorno, è arrivato un signore, sugli 80 anni, con una busta. Dentro una piccola somma, ma è il primo sostenitore e mi ha commosso”.
Da Rossini sono due numeri in più. “50mila euro già versati e altrettanti che arriveranno in un paio di giorni. Necessari per onorare le scadenze federali del 16 ottobre, per stipendi e contributi del primo bimestre“. Un’urgenza che ha sicuramente accelerato la firma del compromesso.
Per il bilancio, invece, serve qualche giorno in più per analizzare tutte le carte. “Almeno due settimane, per verificare debiti, accertare la volontà di ripianarli, anche produrre la fideiussione“. Come? “La scelta può andare in due direzioni: implementare quella attuale – è Enea Benedetto a puntualizzarlo – o variare ciò che è messo a garanzia“. In sostanza avere un garante diverso, che potrebbe essere il nuovo amministratore della società.
Le aziende di Molinaro? Più di una, ma in questa operazione è coinvolta VerdeIdea, sede a Prato Sesia, che opera nella logistica, anche mense, 150 dipendenti, nel 2021 un fatturato di due milioni di euro.
Corda il duro
“La prima operazione non è il mercato, ma cambiare la mentalità“. Corda non smentisce la sua fama di duro, “se duro vuole dire fissare l’allenamento alle 6 del mattino se la squadra viaggia piano o non è concentrata al massimo, allora lo sono, eccome. Non sono un caso raro, lo fa anche Tramezzani in Svizzera e, soprattutto, Conte”.
Però gli innesti servono, e con una certa urgenza e il nuovo direttore dell’area tecnica è d’accordo con Banchini per i ruoli e gli interpreti da portare in grigio. “Priorità centrocampo e attacco, poi anche qualcosa in difesa e in fascia”. Nomi? Silenziati, ma ci sono contatti con Federico Gentile (85) già con Corda e Banchini a Como, e poi Foggia, Seregno e Chiasso, e Giovanni Foresta (95) per il centrocampo, con Stefano Padovan (94) per l’attacco, di Ciccio Cosenza (86) in difesa.
Discorso chiaro da Corda “basta nascondersi dietro i problemi extracampo, che hanno occupato la scena più del gioco. Non ci sono più alibi”.
Che ne sarà del ds Umberto Quistelli? “Resta al suo posto, dialoghiamo, i nostri ruoli sono diversi e non certo incompatibili”.
E le altre figure dell’area tecnica: team manager, collaboratori di Fiorin e Zaza?
“Non ci sono variazioni al momento. Per lo staff, però, saremo giudizi: il vice di Banchini è Binotto (il cui contratto va registrato, ndr) per gli altri faremo valutazioni”.
Il rinvio della gara con l’Atalanta U23 è un aiuto. “Così avremo una settimana in più per inserire giocatori e aiutarli a entrare nel gruppo”
Zerbo è fuori
Chi, sicuramente, non fa più parte dello staff è Rinaldo Zerbo. Ed è Benedetto ad annunciarlo. “Lo ringraziamo per quanto ha fatto per l’Alessandria in quasi due mesi, ma la sua avventura in questa società finisce qui – così il presidente – Il suo ruolo, poi, non è più previsto nell’organigramma“.
Tonetto e i giovani
Per Flavio Tonetto è una giornata attesa e molto importante. Si porta due persone amiche, l’ex assessora Cherima Fteita e Tony Colombo, “il mio capitano. Per uno come lui ci dovrebbe essere sempre un posto”.
Non entrerà nella holding, “mi rappresenta Giulio Maione. Non posso dire a mia moglie che ricomincio a fare calcio, mi mette le valigie fuori dalla porta”.
Si occuperà, soprattutto, del settore giovanile, a lui saranno affidate le decisione dai più piccoli all’Under 17, mentre la Primavera 2 farà riferimento a Corda. “Non è ammissabile che un allenatore sia obbligato a lavorare con 36 giocatori“, puntualizza Rossini.
Da Maione anche un appello alle istituzioni. “Abbiamo trovato attenzione e disponibilità: appena completata l’operazione ci presenteremo, anche con qualche richiesta, perché qui tutti devono, meglio dovrebbero fare gruppo unico”