Atc Piemonte Sud: 650mila euro dalla Regione per un edificio ad Alessandria
Progetto avviato anche a Volpedo, per un totale di circa 27mila euro
TORINO – Arrivano nuovi fondi per il miglioramento delle case popolari piemontesi. In particolare la Giunta regionale, su proposta dell’assessore alle Politiche per la Casa Chiara Caucino, ha deliberato di autorizzare l’Atc del Piemonte Sud all’utilizzo complessivo dell’importo di 1.727.272,50 euro per un totale complessivo di 5 interventi.
Il primo riguarda gli stabili di via Barberis e di via Chiarofonte 21-31 nel Comune di Savigliano, in provincia di Cuneo: per queste due opere la spesa è di 244.487,81 euro. Sempre per quanto riguarda la ‘provincia Granda’ è previsto un esborso di 400.100 euro proprio nel capoluogo, Cuneo, in particolare sull’edificio di via Ferrero ai numeri civici 33-35-37 e 39-41.
C’è l’Alessandrino
Due gli stanziamenti sbloccati invece nell’Alessandrino. Il primo riguarda proprio il Comune di Alessandria per il palazzo di via Bramante ai numeri civici 1-3 e 5-7 e sarà di 650.400 euro, mentre il secondo sarà a Volpedo, dove verranno investiti 27.184,69 euro in via Cornaggia 7.
Infine si interverrà anche ad Asti, in via Pavese, ai numeri 12-14-16-18, con un investimento di 405.100 euro.
“Massimizzare risorse”
«Prosegue senza sosta – spiega l’assessore Caucino – l’opera della Regione per massimizzare e utilizzare al meglio le risorse a disposizione per l’edilizia residenziale pubblica. Si tratta di interventi strategici, alcuni dei quali attendevano da anni di essere realizzati. E che questo sblocco di fondi consentirà di portare a termine, nell’interesse primario degli assegnatari. Che meritano di poter vivere in case sempre più dignitose e all’avanguardia. I nostri obiettivi, che verranno presto espressi anche nella nuova legge sulla Casa, sono sempre i medesimi. Ridurre al minimo la sfittanza, riqualificare il più possibile i nostri stabili sfruttando ogni risorsa disponibile, combattere l’illegalità e l’abusivismo e valorizzare gli inquilini”.
“Sono infatti convinta – conclude – che soltanto con una vera collaborazione, un patto, un’unità di intenti tra Regione, Atc e inquilini potremo davvero cambiare le cose. Trasformando davvero i complessi di edilizia popolare, garantendo a tutti decoro, legalità e soprattutto dignità».