Alessandria Calcio, IdeAle Grigio: “Serve una svolta societaria”
Museo Grigio: "L'Alessandria non è una criptovaluta. Benedetto consegni tutti i trofei in Comune
ALESSANDRIA CALCIO – C’è una città intera che chiede “una svolta societaria”. I tifosi lo urlano ogni giorno, anche ieri sera al termine della gara con la Pro Sesto. E IdeAleGrigio si unisce alle istituzioni (il sindaco e l’assessora allo sport lo hanno fatto martedì, con l’ipotesi anche di revoca della concessione dello stadio) e alla tifoseria.
“La svolta societaria è, ormai, improcrastinabile. Una svolta – così sottolinea l’associazione guidata da Luigi Gastini – che possa garantire la tranquillità gestionale e la prosecuzione ordinata della stagione sportiva“.
La richiesta, come anche quella ribadita a più riprese dal primo cittadino e dai sostenitori, è “convocare l’assemblea societaria per approvare il bilancio“, passaggio utile per un altro atto fondamentale, “aprire in modo reale e concreto le trattative con gli impreditori realmente interessati“. Obiettivo, anche, “riorganizzare la compagine sociale e l’organigramma gestionale e amministrativo“.
Giù le mani dai trofei
Anche Museo Grigio, che solo tre giorni fa ha messo al sicuro alcuni gagliardetti storici dell’Alessandria e delle squadre del Quadrilatero, alza i toni .
“Questa pseudo società non ci rappresenta e non ci rappresenterà mai. L’Alessandria non è una criptovaluta, e noi non possiamo permettere che il suo valore scenda a zero. Non vogliamo che l’Alessandria rappresenti un mezzo per farsi pubblicità, né per persone di altre città, né per alcuni alessandrini che, in qualche modo, stanno usando i Grigi per i propri fini”.
Così, come garante della storia e dell’immagine dell’Us Alessandria e dei suoi tifosi, Museo Grigio chiede a Enea Benedetto “che tutti i cimeli presenti in sede siano trasferiti immediatamente in Comune e consegnati al sindaco“. Il riferimento, in particolare, è alla Coppa Italia di C e al trofeo per la promozione in B, con relativa medaglia, ma anche il premio come capocannoniere della B di Fanello e altre memoriabilia.
La ragione, è proprio, tutelare l’asset più importante, che è, appunto, l’immagine. “Non vogliamo più che certi personaggi vengano fotografati o, in qualche modo, associati a simboli che riconducano ai Grigi. Quindi i cimeli, tutti,subito in Comune, unica istituzione che i tifosi riconoscono in questo momento”.
Anche il Centro Coordinamento Grigi Club sostiene l’iniziativa di Museo Grigio e “si schiera al suo fianco per ogni ulteriore azione contro chi sta usurpando 111 anni di storia, trattando l’Alessandria Calcio alla stregua di un comune bancomat“