Alessandria Calcio, Zaza: “Mancano due punte”
Il team manager Vercellotti: "Chiedo scusa ai tifosi. Hanno ragione a pretendere chiarezza"
ALESSANDRIA – “A Gazoul ho fatto elogi, per l’impegno, il sacrificio, la volontà meriterebbe un 10. Ma non può essere lui che tiene su palla e aiuta la squadra a salire. Quel tipo di giocatore, al momento, non lo abbiamo. Questa Alessandria ha bisogno almeno di una punta, anche due”.
Vitantonio Zaza scopre quello che Fulvio Fiorin ha ripetuto per mesi: la punta centrale non c’è. Perché Volpe è fuori, non è dato sapere per quanto, Pagliuca dovrebbe rientrare, ma prima punta non è, e nella rosa più abbondante della storia dell’Alessandria altri interpreti, per il reparto avanzato, non ci sono.
“Giocatori che, invece, il Lumezzane ha. E faccio i complimenti ai nostri avversari per come hanno interpretato la gara, per la loro organizzazione. Anche se il punteggio è troppo severo. Qualche occasione per pareggiare l’abbiamo avuta, nel finale eravamo un po’ a corto di fiato e e di lucidità”.
Sotto questo aspetto una involuzione, perché, anche nelle sconfitte, l’Alessandria era cresciuta nel secondo tempo, ma le energie mentali si sono perse nel caos societario, nelle figuracce a livello nazionale, in un cambio di guida tecnica a 48 dalla gara, in una tensione che è palpabile sempre, ancora di più negli ultimi giorni.
Solo tre cambi
A dispetto del 4-4-2 annunciato alla vigilia, l’Alessandria si è schierata con il 4-1-4-1. Perché non Anatriello dall’inizio, in coppia con Gazoul? “Ho dato retta ai miei collaboratori – insiste Zaza – che conoscono i giocatori, meglio di me che li ho avuti solo due giorni. Abbiamo optato per giocare con Mastalli più vicino alla punta, anche per tenerci alternative. E Anatriello è entrato bene”.
A proposito di cambi, perché solo tre? “Ho cercato di inserire elementi che, in quel momento, potevano aiutarci a migliorare il gioco. Ho scelto i giocatori funzionali a questo obiettivo“. Forse, Zaza non lo dice, perché gli altri a disposizione non erano pronti per attivare questa svolta che, poi, quasi non si è vista.
La giornata no di Liverani ha inciso sul punteggio? “Non mi sentirete mai parlare dei singoli, perché considero i miei giocatori i migliori. Sbagliare è di tutti, può accadere anche a chi, tante volte è stato determinante in positivo. Io non valuto il singolo, ma la squadra: c’è tanto da lavorare”.
Non si è pentito della scelta di aver accettato la guida della prima squadra? “Avrei potuto restare tranquillamente con la mia Under 15, che ha vinto a Pontedera, e se questo sarà il mio destino, tornare dai ragazzi, lo accetterò. Però, lo ripeto, da uomo di campo mi sono sentito in dovere di aiutare l’Alessandria quando mi è stato chiesto“.
“Chiediamo scusa”
In sala stampa anche il team manager Stefano Vercellotti. Scelta personale e non indicazione della società. “Per chiedere scusa ai tifosi per il risultato, come hanno fatto i ragazzi a fine gara. E per sottolineare che la tifoseria ha tutte le ragioni per contestare, perché fondamentalmente non c’è chiarezza e questo l’ambiente lo percepisce e lo rivendica”.
Sulla convocazione di Zerb0, 24 ore prima in campo con la Primavera, Vercellotti nega qualsiasi pressione. “Così ci siamo presentati con un organico di 24 elementi. Zerbo, ma anche Gueli, sono a scavalco tra prima squadra e Primavera, e, dunque, fanno parte della rosa per la C. Ribadisco, non c’è alcuna imposizione per questa scelta”.