Arzignano – Alessandria, primo ‘spareggio’
Ercolani a disposizione, ma da valutare. Fiorin: "La punta? Magari arriverà quando non ci sarò più io"
ALESSANDRIA – E’ già uno spareggio, oggi alle 18.30, tra due squadre, Arzignano e Alessandria, che non hanno ancora vinto e dividono l’ultimo posto con Novara e Albinoleffe. I Grigi lo affrontano con gli stessi uomini di domenica, ad eccezione di Rota, squalificato, e rimettere in equilibrio la difesa è una delle sfide di Fulvio Fiorin.
Una delle tante per un tecnico, e per il suo gruppo, che da metà luglio cerca di fare calcio e trovare una identità in mezzo al mare in tempesta di una società in cui la sede è diventata anche un ring, ennesimo passaggio increscioso per una piazza dove c’è voglia di calcio e non di cronaca nera.
“Lavorare sulla testa di un gruppo di ragazzi splendidi”: è una priorità, ma quando accade fuori dal campo complica tutto.
Perché gli echi arrivano anche dove di cerca di isolarsi e insister sulla tecnica, su come affrontare una avversaria che ha la peggiore difesa. “Anche ad Arzignano, però, faranno queste valutazioni su di noi: quattro reti subite e due sole fatte”.
Anche perché in attacco gli interpreti scarseggiano, tra infortuni (Pagliuca), condizione limitata (Volpe) e promesse di arrivi, sempre disattese. “L’attaccante? Magari arriverà quando non ci sarò più io“. Una puntualizzazione che fa capire il clima in cui Fiorin, il suo staff, i calciatori vivono da settimane, nella precarietà totale fatta di parole, di comportamenti minacciosi, ma di nessuna azione vera.
Perché l’allenatore qualche indicazione l’ha data, giocatori che ha già avuto nelle sue squadre, e che sarebbero stati pronti, nonostante la situazione alessandrina non sia ‘attraente’, ma se fanno ombra ad altri in rosa sono ‘scartati’ . E, invece, in una settimana con tre gare sarebbero stati indispensabili.
Formazione obbligata
Così Fiorin deve cercare di sfruttare l’apporto di tutti dosando energie, fisiche e mentali, “da recuperare in soli due giorni”. In difesa gli accertamenti hanno escluso problemi per Ercolani, fermato dalla tachicardia prima della gara con il Padova.
“Da valutare, però, come si sente il ragazzo, se ha la testa libera da timori per quanto gli è successo”. Possibile, allora, una coppia di centrali inedita, con Belgiovine e Giubilato, “anche lui lunedì era un po’ affaticato, ma non giocava da tanto”.
Il 4-3-3 è una certezza, cambierà qualche interprete. Ad esempio Sepe dal 1′, ma non è certo un giudizio negativo su Nunzella. “Leo ha giocato bene, anche lui alla distanza ha pagato un po’ la condizione. Me ne sono accorto quando ha calciato non forte in una buona occasione con il suo piede, il sinistro”.
In attacco possibile conferma del tridente iniziale. “Anatriello? Gran gol e anche occasione per il raddoppio. La sosituzione nel momento in cui ho capito che le energie erano finite. E il ragazzo mi ha confermato che la benzina si era esaurita”.
Il minutaggio è un obbligo? “Nessuno me lo ha chiesto. Sono io che decido”.
Giudizi competenti
Due gare cruciali, lo sa bene Fiorin. Che sa di essere sotto esame. “Lo sono dal primo giorno, non ho mai sentito dalla proprietà una parola di apprezzamento per il lavoro fatto. Ma vado avanti, con un gruppo stupendo. Il destino degli allenatori è legato ai risultati: non solo il mio, quello di tanti colleghi”.
A giudicare e decidere è la proprietà. “Se si sta nel calcio, queste sono le regole. Mi permetto solo di puntualizzare che servono competenze per capire se un tecnico lavora bene o male. I due ko, con Virtus Verona e Padova sono immeritati, i ragazzi hanno bisogno di fiducia, e lo scatto emotivo è conseguenza, anzitutto, dei risultati”.
Ma la fiducia arriva anche dall’ambiente attorno, e quello che circonda i Grigi trasmette, invece, ben altro. Non sono alibi, è la fredda cronaca quotidiana.
Imperativo punti
Anche per l‘Arzignano Valchiampo i punti, dopo il primo in trasferta domenica, sono essenziali per cambiare passo dopo una falsa partenza, perché gli obiettivi di inizio stagione hanno sempre guardato ben oltre la salvezza. Bianchini, alla sua quarta stagione in panchina, è fedele al 4 – 3-1-2, con rombo a centrocampo.
In difesa due ex, Piana e Gemignani, con Davi e Molnar, in attacco Baldé e Parigi, e Lunghi trequartista.
“Una gara difficilissima“, insiste Fiorin. Per tutte e due
Le formazioni
Arzignano (4-3-1-2): Boseggia; Gemignani, Davi, Molnar, Piana; Bordo, Casini, Antoniazzi; Lunghi; Baldé, Parigi. A disp.: Pigozzo, Raina, Bernardi, Lakti, Grandolfo, Cariolato, Zanon, Cazzadori, Centis, Campesan, Milillo, Canato. All.: Bianchini
Alessandria (4-3-3): Liverani; Ciancio, Giubilato, Belgiovine. E.Rossi; Sepe, Nichetti, Mastalli; Amatriello, Gazoul, Pellegrini. A disp.: Virano, Menino, Pellitteri, Ronci, Nunzella, Ndir, Ghiozzi, Gueli, Ercolani, Mariello, Vaughn, De Ponti, Volpe. All.: Fiorin
Arbitro: D’Eusanio di Faenza
Assistenti: Schirinzi e Brunetti, quarto ufficiale Vailati.