Alessandria Calcio, Liverani evita la batosta
La finalizzazione è un problema di gioco e di interpreti
VERONA – Dietro ai Grigi ci sono solo Fiorenzuola e Arzignano, ma senza Liverani il punteggio a Verona, sarebbe stato ben più severo. Non basta, per l’Alessandria, provare a gestire la fase di possesso se non c’è chi finalizza e il momentaneo pareggio nasce da chi, Gazoul, punta centrale non è.
LIVERANI – Decisivo: senza tre interventi, su Demirovic e Danti, il punteggio sarebbe più netto a favore dei padroni di casa. In due casi lo aiutano i legni, ma resta, almeno lui, una garanzia. Da aiutare diversamente, perché gli avversari non dovrebbero arrivare al tiro così facilmente: 6.5
CIANCIO – Generoso: sarebbe toccato a lui battere il rigore. Lo concede al compagno per premiarlo per averlo conquistato e poi lo consola. Si propone anche in fase di costruzione, il giallo è anche eccessivo: 6
ROTA – Lottatore: è uno che morde anche il pallone per provare a toglierlo agli avversari. Alcuni anticipi efficaci su Casarotto, anche ripiegamenti quando la Virtus sale più coralmente: 6
ERCOLANI – Impegnato: nel primo tempo riesce a frenare Gomez, tanto da obbligare Fresco a trovare un’altra soluzione in attacco, Nalini, che invece gli crea difficoltà in più perché ha cambio di passo. Cala alla distanza: 6
E.ROSSI – Frenato: poca spinta sulla fascia, solo un paio di sovrapposizioni e un solo cross. Invece, in copertura va spesso in affanno: 5.5
NUNZELLA (dal 13’st) Contenuto: Dovrebbe portare freschezza, velocità ed esperienza, ma si vede davvero poco, anche perché la squadra è lunga: 5.5
SEPE – Opaco: qualche sprazzo nel primo tempo, ma è fra quelli che accusano più la fatica e una condizione da trovare. Nell’azione del 2-1 protesta per un intervento falloso di Cabianca che, però, salta indisturbato: 5.5
PELLITTERI (dal 13’st) Volenteroso: prova a smistare palloni in mezzo, sicuramente più rapido nelle giocate, ma la manovra grigia è faticosa in mezzo: 6
NICHETTI – Leggero: il primo vantaggio nasce da un suo disimpegno corto. Vero che era pressato, anche un compagno avrebbe potuto aiutarlo, ma un giocatore con la sua esperienza una palla del genere la deve gestire diversamente: 5.5
MASTALLI – Utile: fino a quando ne ha, almeno per tutto il primo tempo, l’Alessandria prova a costruire e a gestire la palla con più personalità. Imposta, si prende punizioni, dopo un’ora, però, ha esaurito la benzina: 6
VOLPE (dal 30’st) Lento: almeno è una punta centrale che tiene palla, ma con una autonomia di 20′ al massimo il contributo si sente poco: 5.5
PELLEGRINI – Suggeritore: salta l’uomo spesso con le sue accelerazioni, a volte gli manca il guizzo giusto e cede centimetri e chili agli avversari, ma il gol nasce da una sua giocata e fino all’ultimo prova a portare l’Alessandria nell’area avversaria anche quando deve partire da più lontano: 6
PAGLIUCA – Ostinato: perché pretendere di battere un rigore conquistato con un po’ di generosità da parte dell’arbitro? Dagli spalti si nota l’affanno con cui va sulla palla e la trasformazione è davvero brutta. La condizione vera è ancora lontana: 5
GHIOZZI – (dal 47’pt) Bloccato: Entra quasi senza riscaldamento, ha l’intervallo per prepararsi, ma le gambe proprio non girano e sulla sua fascia fatica a giocare. E’ lui a chiedere il cambio: 5
MANNEH – (dal 30’st) Frammentato: pochi accenni di gioco, poca brillantezza. E, invece, nell’ultimo quarto d’ora, per recuperare, servirebbe altro: 5.5
GAZOUL – Duttile: non è punta centrale, ma è l’unico a farsi trovare pronto alla deviazione vincente al centro dell’area. E’ generoso, si adatta a tutti i ruoli davanti, mette anche la giusta cattiveria nei contrasti. Il piede non lo toglie mai: 6