Alessandria Calcio, Fiorin: “Stava stretto il pari”
Il rigorista? "Hanno scelto i ragazzi". Proteste sul 2-1: "C'era un intervento falloso su Sepe"
VERONA – “Mi piace essere sincero: oggi ci sarebbe stato stretto il pari“. Fulvio Fiorin fa sobbalzare i cronisti veronesi (e non solo). “Torniamo senza i punti che avremmo meritato, perché rispetto al derby abbiamo costruito e messo coraggio nelle giocate“.
Anche regali però, “Vero: abbiamo aggredito bene la gara, coperto in mezzo, rallentato i veronesi sulle corsie esterne, concesso poco agli attaccanti. Però nell’azione del vantaggio dei padroni di casa non abbiamo ‘pulito’ la palla nel disimpegno, troppo leggero, e l’abbiamo consegnata a Faedo”.
Gerarchia di rigoristi
Mattia Pagliuca è il primo rigorista? “C’è un ordine, che abbiamo deciso tutti insieme. Ciancio è il primo, Nichetti il secondo – spiega l’allenatore – e Pagliuca il terzo”.
Perché non è stato rispettato? “Mattia è andato a conquistarsi il tiro dal dischetto, i compagni hanno deciso che meritava di calciare lui. Comunque non colpevolizziamo il ragazzo: tutti possiamo sbagliare”.
E’ uscito dal campo dolorante: problemi? “Non credo, anche se martedì lo staff medico lo valuterà. Ma a fine gara mi sembrava non più zoppicante”.
Perché si è rimasti in dieci per tre minuti? “Perché era il 43′ e ho provato a non sprecare lo slot. Poi, quando l’arbitro ha assegnato un recupero lungo, ho inserito Ghiozzi“.
Che, poi, alla mezzora della ripresa, è stato sostituito. Guai fisici anche per lui? “Si è avvicinato alla panchina e mi ha detto che le gambe non giravano oggi. Ho dato spazio a Manneh, che pure h ancora un minutaggio limitato”.
Il fragile pareggio
Con Gazoul punta centrale il pareggio. Durato troppo poco: lasciare Cabianca libero di colpire è un errore pesante. “Sicuramente la gestione deve essere diversa, l’attenzione serve per 90′ e più. Però ci siamo lamentati, il gol era da annullare“.
Perché? “Perché Cabianca è saltato commettendo fallo evidente su Sepe. Lo abbiamo detto al direttore di gara, che non ha voluto sentire ragione”.
Nella ripresa, però, senza due interventi di Liverani poteva essere un punteggio molto severo. “Quando si prova a recuperare, ci si espone alle ripartenze. Di positivo c’è la costruzione: in questo siamo cresciuti, nella finalizzazione no”.