Cinema, a Cefalù il corto ‘alessandrino’ che corre per la miglior sceneggiatura
Attore protagonista di 'Emptiness - Il vuoto' è il valenzano Mattia Stango. Domani sera la Giuria annuncerà i vincitori
CEFALÚ – Un padre separato e il rapporto con la figlia. Sullo sfondo (ma non troppo) il tema legislativo che non sempre volge al favore del primo: è questo il tema centrale di ‘Emptiness – Il vuoto’, il cortometraggio che parla alessandrino (e non poco) in corsa per il premio di miglior sceneggiatura – e che ha già goduto della mozione d’onore della Giuria – al Festival del Cinema di Cefalù.
Rapporto padre – figlia
Perché l’attore protagonista è il valenzano Mattia Stango, alla prima esperienza cinematografica, che si è cimentato nel complicato ruolo del padre che, dopo il divorzio, cerca di mantenere e curare i rapporti con la piccola figlia interpretata da Sofia Delfino, appena 6 anni. Ma l’intenzione della regista e sceneggiatrice Viviana Bazzani è quella di stimolare una riflessione: «Spesso, anche e soprattutto sotto l’aspetto legale, i papà sono quelli che risentono di più della separazione sotto diversi punti di vista, soprattutto quello della distanza con i figli: è proprio questo quello che abbiamo voluto provare ad approfondire» spiega l’attore.
Menzione d’onore al Festival di Cefalù
Come detto, per Stango si è trattato dell’esordio cinematografico, lui che in realtà ha una formazione teatrale: «Da un anno a questa a parte ho cominciato a lavorare con la compagnia Atto Unico, di cui Bazzani fa parte come insegnante: È nata così la proposta di fare l’attore protagonista in un cortometraggio scritto e diretto da lei. Vorrei continuare nel mondo della recitazione ma la strada che vorrei intraprendere con successo è quella del doppiaggio» spiega Mattia.
Domani sera l’intera troupe – formata anche dal co-regista Alessio Mangeli – di ‘Emptiness – Il vuoto’ starà col fiato in sospeso aspettando la decisione della Giuria in merito all’assegnazione dei premi, tra cui quello di Miglior sceneggiatura per cui il film è candidato. Certo è che, parrebbe, almeno per ora le premesse siano buone: «La candidatura e la menzione sono già qualcosa di straordinario. La vittoria sarebbe proprio la ciliegina» conclude Stango.