“Insieme al sicuro”: protocollo prefettura-Comune per difendere gli anziani dalle truffe
Piani possibili grazie a un finanziamento del Ministero dell'Interno
L'impegno della Polizia municipale. I progetti in campo entro la prossima estate
ALESSANDRIA – Protocollo d’intesa tra Prefettura e Comune di Alessandria in materia di prevenzione e contrasto delle truffe agli anziani. E’ stato stipulato martedì 22 agosto dal prefetto Alessandra Vinciguerra e dal sindaco Giorgio Abonante.
Il progetto è intitolato “Insieme al sicuro” ed è stato elaborato dall’Amministrazione unitamente al Corpo di Polizia Municipale. E’ reso possibile grazie a un finanziamento del Ministero dell’Interno. Obiettivo, integrare le azioni già realizzate nel territorio locale per questa fascia di popolazione nel corso degli ultimi anni. Azioni che hanno visto il coinvolgimento della Polizia locale in sinergia con le Forze di Polizia, oltre che dei Servizi sociali e della stessa Amministrazione.
Progetti in campo
Le risorse saranno destinate allo sviluppo di una serie di interventi e iniziative da realizzare entro il 31 agosto 2024. Saranno mirate alla prevenzione e al contrasto del fenomeno delle truffe agli anziani, come detto. Come? Attraverso campagne di tipo informativo, divulgativo e formativo e a specifici interventi di supporto, emotivo e psicologico.
Il ruolo del Ministero dell’Interno, tramite le Prefetture, è fondamentale e trova fondamento normativo in una serie di provvedimenti a partire della Direttiva n. 11001/110/25 del 22 maggio 2019. In particolare il progetto “Insieme al sicuro”, esaminato e approvato dal Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica lo scorso 20 luglio. Prevede di mettere in campo una serie di azioni di comunicazione volte a raggiungere l’intera popolazione. A partire da un incontro (una mezza giornata ‘stile conferenza’) rivolto alle istituzioni, ma aperto anche alla cittadinanza, durante la quale si creerà uno storytelling dettagliato del lavoro svolto. E verrà proiettato il video realizzato nel corso del progetto precedente “Di chi ti fidi?”.
Supportati da una campagna di comunicazione e dalla diffusione di materiali informativi, verranno organizzati quattro “aperitivi divulgativi antitruffa”. Obiettivo, coinvolgere attività commerciali e di volontariato, al fine di rendere quanto più partecipe la popolazione over 65.
Anche cinque laboratori
Verranno inoltre realizzati cinque percorsi di laboratorio esperienziale di gruppo. Questo, per il supporto emotivo e psicologico concepito come possibilità per rafforzare le capacità di analisi e presa di coscienza dei meccanismi tipici della truffa.
Grazie all’attività di counseling aperta alle persone con un vissuto di vittime, si aiuteranno costoro a superare quel frequente senso di vergogna, unito spesso a quello di colpa, per non essere stati abbastanza scaltri. E, al contempo, il counseling riguarderà anche altre problematiche. Quali? La chiusura relazionale e sociale e, non di minore importanza, la sfiducia verso le istituzioni. Tutte caratteristiche consequenziali all’aver subito una truffa.