Adl Cobas: “Gualapack, stato di agitazione dei lavoratori di Ipat Srl”
Già effettuato un primo incontro tra le parti. A breve un altro congiunto?
Il sindacato: "Chiediamo l’applicazione del Ccnl logistica. E poi un ticker restaurant giornaliero"
ALESSANDRIA – Stato di agitazione dei lavoratori di Ipat Srl che si occupano della logistica all’interno della Gualapack di Castellazzo Bormida. Ad annunciarlo è l’Adl Cobas.
“I lavoratori qualche mese fa hanno deciso di abbandonare Cgil e Cisl. E di iscriversi alla nostra organizzazione – spiegano dal sindacato – Obiettivo: cercare di migliorare le loro condizioni lavorative. All’interno della stabilimento vi è infatti una forte disparità contrattuale e salariale tra i dipendenti diretti i lavoratori in appalto. Ipat Srl, nonostante svolga attività di logistica nel sito, applica il Ccnl delle pulizie. Che prevede una paga di poco più di 7 euro lordi l’ora“.
Già un incontro
Adl Cobas evidenzia che “è stato effettuato un primo incontro con Ipat Srl. Durante il quale sono state riportate alcune problematiche e avanzate alcune richieste. Che non hanno ricevuto fino ad oggi alcuna risposta. L’applicazione del Ccnl logistica è la quella principale. Non è accettabile venga applicato il contratto delle pulizie a chi svolge mansioni di logistica. E si chiede anche l’introduzione di un ticket restaurant giornaliero. E di altre misure premianti che portino a un aumento dei salari”.
Secondo il sindacato, inoltre, “i turni vengono comunicati con scarsissimo anticipo. E i giorni di riposo variano a seconda delle esigenze aziendali. Rendendo impossibile programmarsi una vita al di fuori del posto di lavoro. Contestiamo pure alcuni presunti danni effettuati sul lavoro. Da ultimo, Ipat Srl ha negato lo svolgimento dell’assemblea sindacale all’interno del posto di lavoro. Ecco perché, oggi, si è decisa l’apertura dello stato di agitazione. Con richiesta di un incontro congiunto con Ipat e il committente Gualapack”.