Alessandria Calcio, Zerbo: “Fino a settembre non trattiamo”
Nicola Di Matteo esce allo scoperto. "Fatta manifestazione di interessi, risposta negativa". Ma restano gruppi con l'avallo delle istituzioni
ALESSANDRIA – “L’avvocato Gioia, legale della società, ha risposto correttamente alle manifestazioni di interesse. Fino ai primi di settembre non ci saranno trattative o ingressi. O cessioni di quote“. Così Rinaldo Zerbo, direttore generale dei Grigi.
“Le manifestazioni di interesse ci sono, è vero, ma ribadisco, anche a nome di Enea Benedetto, che non siamo interessati a cedere. Non in questo momento. E, in ogni caso, prima si devono chiarire le posizioni tra i due soci”.
Quindi prima l’assemblea che non sarà, come sostiene Benedetto “straordinaria”, bensì ordinaria, per approvare il bilancio e decidere cosa fare dell’Alessandria, con quali soldi, con quali percentuali.
“Prima, però, i due soci devono sistemare i conti tra loro“, ammette Zerbo. Ed è nodo di non poco conto.
Ma c’è una urgenza
La sostanza, però, è che tutte le manifestazioni di interesse, anche quelle che sono avanti e hanno denaro da immettere, e sono conosciute dalle istituzioni, devono aspettare?
“Prima l’assemblea, senza la quale neppure il nostro progetto che porterà investitori puri nel club non può decollare“.
Un progetto che, a sentire Zerbo, “avrà ricadute positive, sotto il profilo finanziario e immobiliare”
Però scrivere, come ha fatto il legale della società grigia, che nulla, e parrebbe con nessuno, si fa ora perché “è periodo feriale estivo” non ha molto senso visto che questi sono i giorni del mercato e a settembre nessun gruppo avrebbe più interesse, a mercato chiuso e campionato iniziato.
La proposta di Di Matteo
Uno dei tre gruppi, però, esce allo scoperto: l’imprenditore è Nicola Di Matteo, casertano di nascita, ma in Emilia Romagna da oltre 50 anni, con imprese edili.
E’ l’avvocato Clemente Severati a spiegare le genesi di una trattativa che, visti gli ultimi sviluppi, è da considerarsi chiusa. “Per conto del mio assistito ho contattato l’avvocato Gioia per manifestare l’interesse ad acquisire la maggioranza delle quote, chiedendo documentazione”.
L’Alessandria non è stata il primo tentativo di questa estate per Di Matteo: a fine campionato la trattativa per la Fermana che, però, si è fermata quando sembrava vicina la firma.
“Per l’Alessandrìa abbiamo fatto tutti i passi, ma dei documenti richiesti ci sono stati inviati solo il bilancio al 30 giugno 2022, che peraltro è pubblico, e lo statuto del club”.
“Non tutto quanto serve per una ‘due diligence’ – spiega il legale – Non solo: il collega Gioia ha risposto che fino a inizio settembre non sarebbe stata valutata la proposta, perché c’erano altre trattative in corso da parte di Benedetto e Zerbo”.
Per l’avvocato Severati la risposta è, di fatto, una chiusura, ma c’è una puntualizzazione.
“So che in queste ultime ore qualcuno, dalla società grigia, sta facendo circolare un articolo contro Di Matteo, relativo a un episodio di quattro anni fa. Una frase sulla camorra, che era stata manipolata e su questo il mio cliente si è difeso e ha ottenuto ristoro”.
“Se si cerca nei casellari non si trova, nei suoi confronti, neppure una multa per eccesso di velocità“.
Per il dg dei Grigi Zerbo, però, “si possono valutare solo proposte di persone affidabili. Noi tuteliamo il futuro dei Grigi e ci documentiamo prima di rispondere negativamente”.
Eppure Di Masi…
Restano altre due cordate, che hanno l’avallo delle istituzioni (che Di Matteo non aveva, invece, ricevuto). “Le istituzioni cerchino di aiutare l’Alessandria in altro modo, non facendo i mediatori” il pensiero di Zerbo.
Che, però, lancia una ipotesi. “Chissà che, magari non lo faccia Di Masi”. Aiutare e come? Magari attraverso lo studio legale?
Di Masi che, però, a Siena sono sicuri faccia una offerta entro le 24 di giovedì 17 per rilevare il club iscritto all’Eccellenza.
Non è detto che tocchi a lui, ma sarebbe un ritorno nel calcio.
I giorni dopo ferragosto saranno quelli decisivi. Anche per dare indicazioni, dalla proprietà attuale, sull’indice di liquidità del club, sulle scadenze, sui giocatori.
Perché nessuno entra a situazione, anzitutto tecnica, già definita.