Una riunione dagli Scolopi per presentare l'anno scout
Appuntamento in piazza San Domenico in vista della partenza di metà ottobre
VALENZA – C’è anche uno scout valenzano al raduno mondiale che si sta svolgendo in Corea del Sud. Si chiama Alessandro Moles, ha 15 anni, studia all’istituto Sobrero di Casale fa parte della truppa dei 36 ambasciatori di Piemonte e Valle d’Aosta partecipanti allo straordinario evento, che si svolge ogni quattro anni.
Il ragazzo rientrerà il 12, certo di avere vissuto un’esperienza fuori dal comune, insieme a coetanei di tutto il mondo. Fatto il conto a spanne, dovrebbero essere circa 70mila.
«E c’è il wi-fi per tutti» annuncia, rispondendo alla domanda sull’uso del cellulare che, solitamente, in adunate di questo genere è messo al bando per buona parte della giornata. «Non solo: abbiamo a disposizione simulatori e visori 3d, con i quali svolgiamo attività quotidiana».
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Appuntamento in piazza San Domenico in vista della partenza di metà ottobre
Lo possiamo definire uno scoutismo 4.0, «senza però dimenticare lo spirito consueto, basato sulla correttezza, sull’aiuto del prossimo e sul rispetto dell’ambiente».
Sono concetti che Alessandro ha recepito da tempo, da quando cioè, a 9 anni, entrò nel gruppo Valenza 1, che ha sede in riva al Po ed è capeggiato da Giorgio Ferrazzi. Lasciata la schiera dei Lupetti, il nostro è passato al Reparto, deciso a proseguire l’esperienza. E a spiegarla agli amici, se mai fosse necessario: «Ci sono quelli che pensano che vada nei boschi ad accendere fuochi, ignari del fatto che lo scoutismo ormai è soprattutto uno stile di vita. Poi, certo, dipende da gruppo a gruppo, perché non è detto che tutti, benché iscritti all’Agesci, facciano le stesse cose».
Di sicuro è raro potersi fregiarsi di partecipare al raduno mondiale. «Alessandro è stato selezionato tra i molti che si sono candidati – racconta Porsia Marchetta, sua mamma – Poi, in zona, sono rimasti in quattro e, alla fine, è stato scelto lui». Ad esempio perché parla bene l’Inglese. E poi perché ha capacità di adattamento, ha predisposizione al lavoro di gruppo ed è un ottimo interprete degli ideali che sono propri del movimento scout fondato da Baden Powell.