Alessandria Calcio, tutti gli attori e le scelte che rendono incerto il futuro dei Grigi
Da mercoledì 26 luglio a oggi: ripercorriamo i numerosi cambi di scena che hanno coinvolto società, squadra e città
ALESSANDRIA – Sette giorni in cui, all’Alessandria Calcio, i cambi di scena sono stati continui, con coni d’ombra in un palcoscenico confuso.
Ripercorriamo questa cronistoria, in cui la componente sportiva continua a essere secondaria, anche perché condizionata dalla confusione e dalla incertezza di quella societaria.
Mercoledì 26 luglio
In vendita c’è il 40 per cento delle quote, di Alain Pedretti, perché Enea Benedetto, che detiene la maggioranza, al momento non è intenzionato a cedere il suo 60. Singolare che il presidente e amministratore unico tratti la cessione della parte del suo socio, dunque di ciò che non gli appartiene.
A Torino, nello studio dell’avvocato Flavio Gioia, legale di Benedetto e consulente della società grigi, si presenta l’avvocato Riccardo Veli, che ha ricevuto l’incarico a trattare da una holding con sede in Svizzera, ma con imprenditori anche italiani, attivi in diversi ambiti commerciali. C’è una intesa di massima, da formalizzare entro una settimana (tra il 1° e il 2 agosto) dopo un ulteriore scambio di documenti.
C’è, però, un problema legato alla registrazione di alcuni contratti, anche quelli di Simone Ciancio e dell’allenatore Fulvio Fiorin. Per errori nella compilazione o per copertura fideiussoria mancante?
Giovedì 27 luglio
In sede, al Moccagatta, arriva un consulente rappresentante della cordata candidata a prendere il 40 per cento. Che incontra tesserati: un gruppo di giocatori, gli over sotto contratto, i dipendenti. A questi incontri partecipa anche Benedetto, che consente a questa persona di muoversi già dentro la struttura societaria.
Lo stesso Benedetto ammette “cordata più avanti di un’altra. Mercoledì prossimo la chiusura? La prossima settimana è possibile”.
Iniziano a circolare anche i nomi di un candidato alla panchina (Marco Marchionni, ex Novara) e di possibili innesti in tempi brevi, integrando subito la copertura in Lega.
La squadra saluta Lorenzo Podda, prodotto del vivaio, che va a titolo definitivo al Sestri Levante. Però c’è un giovane italoamericano, Claudio Alexander Vaughn, centrocampista esterno 2003.
In tarda serata arrivano, ai diretti interessati, rassicurazione sul deposito dei contratti.
Venerdì 28 luglio
La squadra al mattino lavora sul campo alla Michelin, Fiorin chiede a chi è a seguire di allontanarsi. Si respira un clima teso.
Al termine della seduta l’allenatore va in sede per incontrare questa persona, emissario della holding svizzera, che lo rassicura su un ruolo per lui nello staff, anche se arriverà un nuovo tecnico.
Nel tardo pomeriggio, però, la situazione cambia repentinamente: il consulente della cordata è invitato a lasciare il Moccagatta e l’Alessandria senza più fare ritorno.
Sabato 29 luglio
Si incominciano a capire le ragioni di questo improvviso cambio di scena: l’identità del soggetto che, per quasi 48 ore, è stato operativo in sede. Il cognome dato è diverso da quello reale, e ci sarebbe il coinvolgimento in un fatto di cronaca avvenuto nel 2021 nel Torinese.
La squadra fa la rifinitura a porte chiuse in preparazione alla partita del giorno dopo con la Sampdoria.
Prima della seduta il ds Umberto Quistelli e il team manager Stefano Vercellotti rassicurano tutti: va avanti Benedetto, la nuova cordata è fuori dai giochi, ma non ci sarebbero problemi. Sarebbe arrivata, infatti, una copertura parziale.
Domenica 30 luglio
Esplode il caso dell’emissario allontanato, e ci sono dubbi sulla fondatezza e sull’esistenza della cordata.
Enea Benedetto minaccia querele e ribadisce che la persona in questione “è stata portata in sede dal sindaco Abonante e che, quindi, per questo ha avuto libero accesso”.
L’avvocato Flavio Gioia conferma che la trattativa è considerata chiusa, per la presenza di un “soggetto risultato non adatto”. Scelta fatta per “tutelare l’Alessandria Calcio”. E annuncia che, comunque, ci sono altre trattative e gruppi interessati, con cui riprenderà il confronto.
Si gioca Alessandria – Sampdoria: Fiorin utilizza 26 dei 27 convocati (unico non schierato il terzo portiere Rossi), anche il difensore Gjomemo, che non era nella lista del giorno prima. Per la cronaca finisce 1-0 per i blucerchiati, segna La Gumina. Sugli spalti striscioni contro la proprietà attuale e l’ex presidente Luca Di Masi.
Benedetto annuncia che “finalmente parliamo di calcio giocato”, non rilascia dichiarazioni sulla situazione societaria e alla mezzora della ripresa lascia lo stadio, con la sua famiglia, scortato da un accompagnatore di fiducia.
Si conclude, con questa gara, il lavoro di Federico Vaio nell’Alessandria, dopo dieci anni e mezzo.
Lunedì 31 luglio
Benedetto, rispondendo sui social, scrive che “il sindaco è stato ‘circonvenuto’ dal gruppo che voleva entrare“, e che la trattativa è stata “sospesa perché sono state rilevate distonie. Di cui è stato informato anche Abonante”.
Le risposte non tardano ad arrivare e sono tre.
Per primo l’emissario, Samuele Mozzillo, che spiega le sue ‘ragioni’ sul cambio di cognome, ribadisce che la presenza in sede era nota e autorizzata dall’azionista di maggioranza, che serviva per raccogliere informazioni avute solo in maniera sommaria, per “tranquillizzare i tesserati su progetti per squadra e città e sulle risorse. Risorse che la holding era pronta a investire e non, come sono stato accusato, di sottrarre all’Alessandria”.
L’avvocato Riccardo Veli (noto nel calcio per aver seguito, fra gli altri, l’ex presidente della Reggina Luca Gallo), referente delle holding svizzera, manda una nota, in cui puntualizza “il dialogo serio e proficuo con l’amministrazione comunale, nella persona del sindaco, e con il presidente Benedetto”. Parla di “piani di investimento per club e città, gruppo di lavoro (mister, team di professionisti e giocatori) e di una fideiussione di due milioni, da presentare in Lega, per garantire il mercato”.
Annuncia anche che lo scenario “è improvvisamente e inspiegabilmente cambiato, non per volontà dei soggetti da me assistiti. La trattativa è definitivamente sfumata”.
Risponde anche il sindaco, che pone un quesito fondamentale, “avere o non avere i soldi per andare avanti. Ed è un problema che va risolto velocemente”. Ribadisce anche, una volta di più, la necessità di convocare “un’assemblea soci, che non si capisce come mai si rifugga in ogni modo. Gli scaricabarile a cui assisto in queste ore mi lasciano interdetto”.
Intanto, in sede, ad alcune persone vicine Benedetto avrebbero asserito che “le cordate ci sono”.
L’Alessandria annuncia due giocatori: Vaughn e Ertijon Gega.
Martedì 1° agosto
La squadra oggi pomeriggio riprende la preparazione.
Pagati stipendi e contributi di giugno, e premi, relativi alla passata stagione, per i quali c’erano risorse lasciate dalla precedente proprietà.
La prossima scadenza è il 16 ottobre, per le prime due mensilità del nuovo campionato.
Prima di quella data cambierà l’assetto societario? L’avvocato Gioia, già domenica, ha annunciato, appunto, che manifestazioni di interesse ce ne sono. Da valutare se si chiuderà, “non c’è urgenza”, e soprattutto se si farà l’assemblea.