Alessandria Calcio, la cordata non c'è più
ALESSANDRIA - La cordata italo svizzera non c'è più. 'Colpa' di un emissario non all'altezza, e "invadente", come sottolinea l'avvocato…
ALESSANDRIA – La cordata italo-svizzera c’era, e la firma avrebbe dovuto avvenire mercoledì 2 . Ma tutto è saltato e il caso dell’emissario in sede ha fatto scalpore, soprattutto per gli sviluppi. A questo proposito la persona coinvolta ha contattato la redazione per dare la sua versione dei fatti. E ha deciso di fare il suo nome e raccontare, nel dettaglio, come sono andati i fatti.
Quale è il suo nome?
Samuele Mozzillo
Quale era il suo ruolo e perché è stato in sede per 48 ore?
Io sono espressione di un gruppo molto solido, con sede in Svizzera, ma con interessi commerciali in altre nazioni europee. Mercoledì 26 luglio, nello studio dell’avvocato Flavio Gioia, a Torino, è stata raggiunta una intesa di massima per l’acquisizione del 40 per cento delle quote, che si sarebbe perfezionata in una settimana.
Perché allora venire in sede al Moccagatta?
Perché, nonostante la richiesta di avere documentazione dettagliata, dall’attuale proprietà nulla è stato inviato. Da parte nostra, invece, era già pronta una fideiussione di due milioni di euro, che avremmo depositato oggi, per poter operare in Lega, perché con quella attuale non erano possibili movimenti. In un primo momento la fideiussione era di un milione e mezzo, lo stesso Benedetto ci ha chiesto di alzarla. Depositando la nostra, sarebbe stata restituita quella di 350mila euro presentata al momento dell’iscrizione.
Che sarebbe stata ridata ad Alain Pedretti?
Questo io non lo so, e non spetta a me saperlo. Benedetto ha sempre detto che era stato lui a farla. Ma, ripeto, non interessa né il sottoscritto, né le persone che ho rappresentato.
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In sede, per 48 ore, lei ha parlato con giocatori, staff, dipendenti. Perché?
Per rassicurarli che il gruppo, entrando, avrebbe investito, sulla squadra e, anche, sulla città. I progetti erano ben noti a chi stava cedendo il 40 per cento. Pochi giorni e la situazione si sarebbe normalizzata.
Voi avevate un altro allenatore pronto? E Fiorin?
Sì, c’era un professionista già individuato. Grandissima stima, però, nei confronti di Fiorin. Che gli ho espresso nell’incontro di venerdì, dopo l’allenamento. Avrebbe avuto un ruolo. Ci tengo a precisare che è stato lo stesso Benedetto ad autorizzarmi a parlare con il mister, così come ho fatto con altri tesserati, tutto nella massima trasparenza e senza occupare spazi che non mi spettavano. Ma, insisto, sempre autorizzato.
Cosa è successo venerdì nel tardo pomeriggio?
Sono stato invitato ad andarmene e a non presentarmi più.
Si è dato una spiegazione?
Qualcuno ha sostenuto addirittura che mi sarei appropriato di soldi dell’Alessandria. Non è vero questo, anzi il mio gruppo stava per immettere denaro fondamentale per il futuro dei Grigi.
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Quanto ha pesato il fatto di cronaca del novembre 2021 in cui sarebbe coinvolto?
Guardi, per evitare che l’attenzione si concentrasse sul mio cognome, mi sono presentato cambiando una lettera. Io, comunque, non avrei avuto ruoli, come mai ne ho avuti, anche se sono molto noto nel mondo del calcio. Il direttore generale della società sarebbe stato l’avvocato Riccardo Veli, incaricato dal gruppo di presentare l’offerta, avvocato che fa pate anche del mio collegio di difesa. Da due anni i legali sono impegnati a dimostrare la mia assoluta estraneità ai fatti e non c’è ancora neppure il primo grado di giudizio.
Adesso cosa succede?
Io sto vivendo giorni terribili, perché la mia reputazione è stata infangata.
Ma la cordata è ancora disposta a trattare?
Abbiamo ricevuto proprio oggi la comunicazione dell’avvocato Flavio Gioia, consulente dell’Alessandria, in cui si dice che non sono più disposti a trattare con la holding che l’avvocato Veli ha rappresentato e che voleva fare calcio bene ad Alessandria. Anche con espressioni pesanti nei miei confronti. La decisione non è nostra, ma di altri. Spiace per i Grigi e per la città tutta.
Sulla questione “cessione Alessandria Calcio” abbiamo ricevuto, e pubblichiamo, di seguito, un comunicato a firma dell’avvocato Riccardo Veli.
***
Con riferimento alle notizie diffuse nei giorni scorsi da diversi organi di stampa, riguardo ad un imminente cessione della U.S. Alessandria Calcio 1912 S.r.l. poi sfumata a causa di una “cordata bluff” si precisa quanto segue.
Una solida realtà imprenditoriale con sede in Svizzera e con interessi commerciali diffusi in tutta Europa, ha incaricato il mio Studio di presentare una manifestazione di interesse per l’ acquisizione del 100% delle quote componenti l’intero capitale sociale del Club.
In risposta, l’ attuale proprietà si è dichiarata disponibile ad avviare una interlocuzione per la cessione del 40% delle suddette quote.
Il mio Studio, unitamente ad un consulente rappresentante della realtà imprenditoriale acquirente, ha quindi instaurato un dialogo serio e proficuo con l’ Amministrazione, nella persona del Sindaco, Dott. Giorgio Abonante e con il Presidente, Dott. Benedetto, rappresentando i piani di investimento immaginati per il Club e per la Città, il gruppo di lavoro già predisposto (un Mister di capacità, professionalità, esperienza e prestigio indiscussi, un team di professionisti di primo livello, un roster dei migliori giovani offerti oggi dal nostro calcio, una fideiussione di Euro 2 mln – indispensabile a garantire il mercato – già richiesta e oramai pronta per essere depositata in Lega in sostituzione della precedente).
Dopo aver raggiunte intese di massima nell’ incontro tenutosi nella città di Torino lo scorso 26 luglio, lo scenario è, tuttavia, improvvisamente ed inspiegabilmente cambiato non per volontà dei soggetti da me assistiti e la trattativa è definitivamente sfumata.
Questa la realtà dei fatti, che da più parti, con ricostruzioni ardite e diffamatorie ed insinuazioni tanto gravi quanto infondate, si sta tentando, vanamente, di trasformare in altro.
Nell’ augurare alla città ed ai tifosi le migliori fortune, occorre, da ultimo, stigmatizzare gli attacchi vili e vergognosi subiti a mezzo stampa da chi si stava accingendo a lavorare per il bene della città e del Club, preavvertendo sin d’ ora che non saranno accettate ulteriori speculazioni, strumentalizzazioni o false narrazioni degli eventi o dei personaggi intervenuti, per la tutela dei quali non si esiterà a ricevere la giusta tutela nelle competenti sedi.
STUDIO LEGALE VELI
Avv. Riccardo Veli