Amianto. Europa Verde: «La bonifica deve continuare»
Domani è la Giornata Mondiale delle vittime della fibra killer
ALESSANDRIA – Alla vigilia della Giornata Mondiale delle Vittime dell’Amianto, interviene la Federazione Provinciale di Alessandria di Europa Verde-Verdi: «Vogliamo ricordare che la messa in sicurezza e la bonifica degli edifici e dei territori contaminati deve continuare, e deve essere una priorità; lo dobbiamo a tutte quelle persone che sono state colpite direttamente ed indirettamente dalla calamità amianto» spiegano in una nota.
«Il disastro ambientale e i danni alla salute dei lavoratori casalesi e dei loro familiari non possono essere dimenticati – le parole di Giulia Bovone, co-portavoce di Europa Verde -Verdi Alessandria – Casale Monferrato ha pagato un prezzo altissimo ma purtroppo gli studi epidemiologici sottolineano che l’effetto della contaminazione ambientale da amianto sul territorio non si è ancora conclusa».
Nello studio epidemiologico S.E.N.T.I.E.R.I. risalta l’evidenza dell’eccesso di mortalità per mesotelioma a Casale Monferrato e comuni limitrofi con una particolare concentrazione nelle zone “in prossimità dell’azienda produttrice di manufatti di cemento-amianto e cluster secondari presso aree nelle quali verosimilmente si era fatto uso di materiale asbestiforme”.
«Il nostro territorio è stato terribilmente colpito dalla vicenda amianto e la lettura approfondita del dossier SENTIERI conferma tutte le nostre preoccupazioni sugli effetti di un ambiente alterato; in tutti i siti dove c’è inquinamento la qualità della vita è minore e le ospedalizzazioni e la mortalità con incidenze maggiori rispetto alle zone meno inquinate e questo deve essere un monito ed uno sprone per agire contro i cambiamenti climatici» aggiunge Raoul Oliva, Co-Portavoce di Europa Verde – Verdi Alessandria.
Non solo amianto ma sicurezza sul lavoro a 360 gradi, mentre le statistiche sugli infortuni sul lavoro continuano a crescere invece cha a diminuire, e per assicurarla le proposte di Europa Verde-Verdi sono:
- Un Piano nazionale per la prevenzione degli infortuni sul lavoro, con coordinamento degli enti preposti e valorizzazione delle specifiche competenze;
- Forte campagna di assunzioni nelle apposite funzioni delle Asl per incrementare le attuali ispezioni.