Siamo nani sulle spalle di giganti
Dallo scorso novembre simulare un dialogo fra Socrate e Carlo Marx non è più un esercizio di stile di un amante della filosofia, ma un’operazione in cui chiunque può cimentarsi grazie a Chat GPT, l’assistente virtuale di OpenAI.
L’uso dell’Intelligenza Artificiale nei contesti educativi sta suscitando reazioni differenti. Se SciencesPo a Parigi ha già adottato una politica di divieto come alcuni istituti a New York, i licei Parini e Leonardo a Milano stanno conducendo sperimentazioni guidate dagli insegnanti: tutti gli altri stanno attendendo gli aggiornamenti dei principali software anti-plagio, come Turnitin, per riuscire a identificare i testi generati da strumenti basati sull’Intelligenza Artificiale.
A differenza di una calcolatrice, che utilizza le regole con cui è stata programmata per fornire risultati, Chat GPT utilizza informazioni statistiche per elaborare testi. Pertanto, non è adatta per scrivere un elaborato o una tesi, ma può essere utile per la ricerca di informazioni, la traduzione e il riassunto di testi. Queste attività rappresentano compiti senza valore aggiunto che l’Intelligenza Artificiale può svolgere con maggiore efficienza, anche a vantaggio degli studenti più scrupolosi.
In passato, la ricerca volta a compilare bibliografie richiedeva lunghe ricerche in archivi pieni di schedari polverosi. Oggi, l’informatizzazione degli istituti, la digitalizzazione dei documenti e l’introduzione di Google Scholar hanno radicalmente accelerato i tempi e permesso di dedicarsi maggiormente alla pubblicazione di un pensiero originale e approfondito. Google Scholar e Dataset Search sono stati un passo avanti significativo per studenti e ricercatori, ma l’Intelligenza Artificiale Generativa, come il software speech-to-text di OpenAI chiamato Whisper, può rappresentare un ulteriore miglioramento. Questo software, integrato come estensione del browser o in applicazioni specifiche, genera trascrizioni e riassunti di audio e video. Inoltre, l’Estensione di Chat GPT in Google Sheets consente di accedere a funzioni di completamento di dataset in grado di normalizzarli, elaborarli e completarli utilizzando informazioni presenti online.
Chat GPT rappresenta dunque un’ulteriore opportunità per chi studia e per chi lavora e, facendo leva su un patrimonio informativo costituito dalle nostre culture secolari, ben può mutuare lo slogan di Google Scholar.
Di seguito alcuni strumenti basati sulla Intelligenza Artificiale utili nello studio e nella preparazione di una tesina:
- Chat GPT per farsi suggerire approfondimenti e fonti di informazioni;
- Intellippt.com per ottenere riassunti;
- Replicate.com per sbobinare audio grazie alla tecnologia speech-to-text di OpenAI, Whisper;
- YouTube Summary with Chat GPT, estensione per il browser utile per ottenere trascrizioni di video YouTube e successivamente farli riassumere da Chat GPT;
- GPT for Sheets and Docs, estensione per il browser utile per elaborare dati presenti nel foglio di calcolo o per ottenere traduzioni e riassunti nell’editor di testi;
- Akkio.com per rielaborare tabelle e set di dati;
- AI Text Classifier, funzionalità sviluppata da OpenAI per individuare testi creati con Chat GPT;
- Google Scholar, portale di Google dove fare ricerche nell’ambito di pubblicazioni accademiche;
- Dataset.research.google.com, motore di ricerca di dati messo a disposizione da Google;
- Wolfram Alpha, motore “di risposta” in grado di fornire informazioni e dati.