Smart speaker: come proteggersi da orecchie indiscrete?
Quali attenzioni dobbiamo adottare nell?uso degli smart speaker? Più di quante possiamo immaginare per rendere le nostre informazioni a ?prova di fuga?
Premessa
Buongiorno a tutti. Prima di iniziare questa nuova avventura mi pare doveroso ringraziare tutta la redazione de “Il Piccolo” nella persona del suo direttore Alberto Marello per questa opportunità.
Percorreremo insieme un viaggio attraverso gli ambiti e gli strumenti digitali con cui ci interfacciamo, volenti o nolenti, tutti i giorni. Tali strumenti, molto spesso un supporto a svolgere le varie attività della vita quotidiana, sono utilizzati senza conoscere minimamente i rischi più o meno seri che un uso indiscriminato può comportare.
Il blog, che col tempo andremo a costruire, ha voluto chiamarsi “Cittadella Digitale” proprio per rendere omaggio alla nostra città e ad una sorta di contesto informatico ed informatizzato in cui ogni giorno ci troviamo ad operare, con mille comodità ma molto spesso mille rischi latenti.
E quindi giunto il momento di partire per questo viaggio, buona lettura!
Smart speaker: i dati viaggiano
In questi ultimi anni sono diventati uno dei compagni delle nostre case diffondendosi sulle automobili, nel proprio smartphone e in tanti altri strumenti. Questi dispositivi si perfezionano sempre di più riuscendo ormai ad interagire alle nostre domande. Ma esistono dei rischi per la nostra privacy utilizzando questi dispositivi? Dove vanno a finire le informazioni che condividiamo con loro? E le nostre domande da chi possono essere ascoltate?
Come in un circolo vizioso, più interagiamo con loro e più informazioni consegniamo a questi compagni virtuali! Gli oggetti smart poi non si limitano solo all’ambito domestico ma possono trovare spazio in una moltitudine di settori. Ecco quindi trovarli sulle automobili e inseriti in una moltitudine di applicazioni e che possono naturalmente essere oggetto di attacchi informatici. Tali attacchi possono avere come obiettivo l’elusione dei sistemi di difesa al fine di portare a segno furti, accessi non autorizzati, sostituzioni di persona o sottrazione di dati personali per finalità sicuramente non nobili.
Anche il Garante per la Protezione dei Dati Personali ha emesso nel marzo 2021 un documento dove vengono indicate differenti misure di sicurezza da adottare per poter rendere questi sistemi maggiormente sicuri ed inviolabili.
Non dire troppe cose allo smart speaker
Contestualmente alla prima attivazione dello lo smart speaker è meglio fornire informazioni strettamente necessarie per la registrazione e attivazione dei servizi. In generale, sarebbe meglio fornire impostazioni come password o impronte vocali che limitano l’accesso al servizio solo a specifici utenti adulti. È inoltre sconsigliato memorizzare informazioni rilevanti come password o numeri di carte di credito.
È bene ricordarsi anche che quando lo speaker è acceso ma non viene utilizzato, si trova in uno stato denominato passive listening, una sorta di “dormiveglia” da cui esce non appena sente la parola di attivazione che abbiamo scelto. Lo smart speaker sente ma non ascolta, differenza abbastanza importante.
Disattiva l’assistente digitale quando non lo usi
Ricordare quindi che durante la fase di “ascolto passivo” l’assistente digitale è in grado di “sentire” (tramite il microfono del dispositivo su cui è installato) ed eventualmente anche di “vedere” (tramite la videocamera del dispositivo su cui è installato) tutto quello che diciamo e facciamo. Questi dati possono anche essere stoccati non sul dispositivo, ma su server esterni della società che fornisce il servizio (Google, Amazon, ecc.)
Occorre quindi, al fine di sottrarsi alla diffusione indesiderata di dati, disattivare il microfono o la videocamera o entrambi gli strumenti, attraverso appositi tasti presenti sul dispositivo che ospita l’assistente digitale oppure, in maniera più drastica, disattivare del tutto l’assistente digitale tramite le impostazioni.
Per limitare il trattamento dei dati personali raccolti dall’assistente digitale, si può periodicamente cancellare la cronologia delle informazioni in esso registrate. Questa operazione si può effettuare utilizzando il sito web o l’app dedicati alla gestione dell’apparato.
Sicurezza e privacy
Come per tutti i servizi digitali, una buona regola di base è impostare password di accesso complesse, sia per l’uso dello smart speaker sia che per la sua connessione a Internet.
Ultimo, ma non meno importante, se per qualche motivo lo smart assistant viene ceduto (questo capita soprattutto nelle automobili) ricordiamoci che lì dentro ci sono dei nostri dati personali e che è quindi buona regola disattivare gli eventuali account personali creati, ad esempio per attivarlo e connetterlo online, e provvedere alla cancellazione di tutti i dati eventualmente registrati al suo interno o sulla app di gestione.