Unioncamere: calano le imprese in provincia di Alessandria
Il contesto regionale è la sintesi di dinamiche differenti a seconda delle realtà: il nostro territorio fa registrare un -0,37%
Il confronto con le altre realtà del Piemonte. Coscia (Unioncamere): "Il nostro tessuto imprenditoriale ha la capacità di intercettare la domanda internazionale"
Nel 2022 l’export italiano in valore, condizionato dai rialzi dei prezzi diffusi a livello merceologico, ha evidenziato una crescita rispetto all’anno precedente molto sostenuta (+20,0%) e diffusa a livello territoriale. L’incremento delle vendite oltre confine è risultato più marcato per le Isole, spinto soprattutto dalle vendite di prodotti della raffinazione; più accentuato anche per il Centro, grazie alla vendita di prodotti farmaceutici, e per il Sud, a causa della dinamica positiva delle vendite di prodotti alimentari, mentre è in lieve rallentamento per il Nord.
Nel complesso dell’anno, tutte le regioni italiane hanno registrato incrementi dell’export in valore, a eccezione del Molise (-12,1%): i più elevati per Marche (+82,0%), Sardegna (+61,8%) e Sicilia (+56,0%), i più contenuti per Basilicata (+0,4%) e Abruzzo (+2,1%). La performance positiva della Lombardia (+19,1%) spiega da sola un quarto della crescita dell’export nazionale. Nel 2022 il valore delle esportazioni piemontesi si è attestato sui 59 miliardi di euro, registrando una crescita del 18,5% rispetto al 2021.
Unioncamere: calano le imprese in provincia di Alessandria
Il contesto regionale è la sintesi di dinamiche differenti a seconda delle realtà: il nostro territorio fa registrare un -0,37%
Valutando le singole performance trimestrali, si rileva come l’incremento del valore delle vendite all’estero sia derivato da una dinamica fortemente positiva segnata in tutti i trimestri dell’anno. La crescita del 17,6% del periodo gennaio-marzo 2022 è stata seguita da un aumento delle vendite oltre confine di merci piemontesi del 17,7% nel II trimestre. Nel III e nell’ultimo trimestre dell’anno l’aumento delle esportazioni si è attestato rispettivamente al +19,0% e +19,6%. Sul fronte delle importazioni, il 2022 ha registrato un’espansione del 29,4% rispetto all’anno precedente: il valore dell’import piemontese di merci è salito a 45,8 miliardi di euro.
Il saldo della bilancia commerciale, pari a 13,2 miliardi di euro, permane dunque di segno positivo, ma in calo di circa 1,3 miliardi rispetto all’anno precedente, quando si attestava a 14,5 miliardi. Il risultato positivo evidenziato dal Piemonte nel corso del 2022 è stato lievemente meno intenso rispetto a quello medio nazionale. Le esportazioni italiane hanno, infatti, registrato un incremento del 20,0% rispetto all’anno precedente.
“Il Piemonte chiude il 2022 mettendo a segno un buon +18,5%: segno della maturità del nostro tessuto imprenditoriale e della capacità di intercettare la domanda internazionale, soprattutto nei settori dei trasporti, della chimica e del tessile. È indubbio che il Piemonte ha tutti gli strumenti e le competenze necessarie per affrontare le sfide mondiali e per far conoscere, oltre i nostri confini, la qualità e l’eccellenza dei propri prodotti e servizi. Le istituzioni devono, però, affiancare il lavoro quotidiano delle aziende con politiche il più possibile strategiche e di visione, con una forte attenzione ai temi della digitalizzazione e dell’innovazione dei processi: solo così potremo rafforzare la competitività dei nostri territori, soprattutto in un momento storico così difficile per l’economia mondiale, stretta tra la crisi energetica e guerra in Ucraina”, commenta Gian Paolo Coscia, presidente Unioncamere Piemonte.
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Tra le principali regioni esportatrici nel 2022 solo la Lombardia ha segnato un risultato migliore di quello piemontese, registrando una crescita delle esportazioni del 19,1% e confermandosi la prima regione per export a livello nazionale con una quota pari a 26,0%. Al secondo posto per incidenza sul totale italiano (13,5%) si colloca l’Emilia Romagna che raggiunge un incremento dell’export del 14,6%. Terzo per peso (13,1%) il Veneto invece registra un aumento del 16,0% delle vendite oltre confine.
Grazie alla crescita a doppia cifra delle vendite oltre confine, il Piemonte si è confermato anche nel 2021 la quarta regione esportatrice con una quota del 9,4% delle esportazioni complessive nazionali, dato inferiore al 2021 (9,6%).
Come avvenuto nel 2021 anche nel 2022 tutti i principali settori export-oriented hanno vissuto una crescita significativa. I mezzi di trasporto si confermano il primo settore per l’export regionale, con una quota pari al 22,4% e registrano una crescita del 36,1% rispetto al 2021. Al secondo posto per vendite oltre confine si colloca il comparto meccanico: la variazione registrata si attesta al +11,3% sul 2021. L’alimentare, con oltre 8 miliardi di merci esportate nel 2022, occupa la terza posizione, evidenziando un incremento a doppia cifra delle esportazioni (+13,0%). La chimica segna una crescita tendenziale del +28,0% e i metalli incrementano le vendite all’estero del 15,8%. Il comparto tessile (+24,5%) accelera rispetto al 2021 e realizza un aumento superiore a quello medio regionale.
La gomma plastica, che incide sul totale export piemontese per il 6,1%, ottiene il risultato più modesto, crescendo solo di 1,1 punti percentuali sul 2021.
A livello provinciale il 44,8% dell’export regionale è generato dalle imprese di Torino, seguono quelle cuneesi con il 16,6%, le aziende di Alessandria e Novara con rispettivamente il 11,5% e il 10,8%. Un peso inferiore ai 10 punti percentuali appartiene alle altre realtà provinciali.
In termini di dinamica sul 2021 le crescite maggiori contraddistinguono Torino (+27,5%) e Biella (+24,1%), quelle meno intense Cuneo (+7,1%) e Asti (+7,9%).