Polizia: 200 studenti in piazza per ‘Una vita da Social’
Ieri ad Alessandria il truck itinerante
ALESSANDRIA – Mercoledì ad Alessandria, in piazza Garibaldi, è stato presente il truck della Polizia di Stato, servizio di Polizia per la Sicurezza Cibernetica e Postale e delle Comunicazioni, per la campagna itinerante di educazione alla legalità dal tema “Una vita da Social”.
L’’iniziativa, volta alla sensibilizzazione e prevenzione dei rischi connessi all’utilizzazione del web e dei social è destinata, in primo luogo, ai giovani e alle loro famiglie come momento di riflessione e di apprendimento per promuovere l’uso consapevole di tali moderni “media”.
Per rendere concreta tale attività informativa e formativa, sono state invitate le diverse scuole di Alessandria che, in rappresentanza, hanno partecipato con circa 200 studenti dalla 5a elementare ai frequentanti le scuole superiori, con la supervisione dei loro insegnanti. La regia è stata quella del personale della Polizia per la Sicurezza Cibernetica e Postale e delle Comunicazioni, ma non solo, oltre al confronto sul truck, sulla piazza Garibaldi, sono stati posizionati degli stand informativi della Polizia Stradale e Ferroviaria nonchè dell’Ufficio Anticrimine della Questura, in particolare del personale della Polizia di Stato che si occupa dei minori e delle fasce deboli con una visione a 360°.
Il confronto è stato aperto con i professionisti del web della Polizia di Stato che hanno saputo coinvolgere gli studenti su un tema che è per loro di strettissima attualità. Qualche pillola. “Sapete cos’è un profilo fake?”, “Se un personaggio famoso vi contatta siete sicuri che sia quel che dice di essere?”, “Quali accorgimenti prendere nel caso una immagine, un video hanno come contenuto violenza, derisione, volgarità?”. Questi e tanti piccoli spunti per intavolare un’interazione affinchè tutti siano coinvolti in prima persona, ma non solo. La proposizione di un comportamento etico, sia sui social network (nulla si cancella e nulla è realmente removibile come immagini, video e commenti) sia come stile di vita. Essere a fianco di chi è vittima di bullismo e cyberbullismo, stare dalla parte della vittima con il fine che il “Bullo sia Nullo”, un’espressione che dai volti dei ragazzi è piaciuta molto.
A distanza di 24 ore è giusto fare un piccolo bilancio. Anche il mondo dello sport non è rimasto indifferente. In piazza Garibaldi hanno raccontato la loro esperienza di sportivi di successo che, inevitabilmente, sono presenti sui social Roberto La Barbera, campione paralimpico di Atletica Leggera, Riccardo Tavernelli e Leonardo Candi della squadra di basket di serie A1 “Bertram Derthona Basket”.
In chiusura non si può non raccontare del piccolo Alberto arrivato in piazza con il nonno. Per lui nessun insegnamento specifico, troppo piccolo essendo in età prescolare, ma è diventato presto la mascotte dei poliziotti. Avvicinatosi con circospezione essendoci persone adulte estranee alla sua quotidianità, si è lasciato coinvolgere nel mondo della Polizia di Stato con foto e qualche gadget, ma anche attratto dalle auto e dalle moto della Polizia. Prima di andare via con la sua piccola mano che spariva in quella del nonno ha dispensato un pollice alto e “un cinque” a tutti gli uomini e le donne in divisa. Anche questo è il nostro modo di essere poliziotti.