Pallavolo femminile a Valenza
Un'analisi dello sport cittadino
VALENZA – Nei primi anni Settanta anche a Valenza si sviluppa una considerevole pratica sportiva femminile. La costruzione del Palazzetto dello Sport favorisce le discipline di squadra e la disputa di campionati fino a quel momento poco praticati, segnando una rottura con il passato. Il gioco a squadre è uno straordinario connettore sociale che attiva un articolato sistema di relazioni tra individui, soprattutto giovani.
Nel marzo del 1972 un piccolo gruppo di ragazze valenzane amanti della pallavolo dà vita, quasi per svago, alla società Pallavolo Femminile Valenzana, che ben presto raccoglie i resti della Pallavolo Fulvius; due anni dopo, dalla fusione con il gruppo White Star, nasce il Valenza Pallavolo Club. Sono anni in cui si lotta quasi per la sopravvivenza. La pallavolo femminile non è inferiore a quella maschile; anzi, il boom che avrà questo sport è da attribuire proprio alle donne, specie nella fascia di età compresa tra i 9 e i 14 anni, in cui si registra una maggiore fedeltà alla pratica sportiva intrapresa.
Il primo presidente della società è Pier Angelo Panelli. Nei primi anni la squadra è condotta Oscar Perez, un tecnico geniale e coraggioso, coadiuvato da Rocco Famà e da Gianpaolo Zulato; quest’ultimo, il più fedele collaboratore-preparatore del sodalizio fino ai giorni nostri, sostituirà Perez alla guida della prima squadra nelle annate 1977-1978 e 1978-1979. In poco tempo, questa società sportiva diventa parte del tessuto cittadino. Disputa prima i campionati provinciali e più tardi, nel 1977-1978, la Prima Divisione Regionale, finché, facendo fruttare il lavoro quotidiano delle atlete, nel torneo 1979-1980, giunge al primo posto e ottiene la promozione nel campionato nazionale C1.
All’inizio degli anni Ottanta la pallavolo femminile locale vanta una crescita costante, anche se non riesce ancora a fare il salto definitivo per insediarsi accanto alle discipline più seguite dal pubblico. Ormai i contributi personali non bastano più e, per far fronte alla necessità di fondi nella stagione 1981-1982, con l’abbinamento al Circolo Libertas, la società diventa Libertas Pallavolo Valenza. Nel 1984-1985, con il nuovo sponsor, che durerà alcuni anni, il nome identificativo delle squadre diventa “Masini Gioielli”.
Alla presidenza si succedono Giancarlo Guarda, Antonio Vanin e Renato Francescato; quest’ultimo rivestirà la carica per quasi dieci anni, dal 1986 al 1995, e poi la riprenderà più avanti. Gli allenatori della prima squadra in C1 sono di chiara fama: Jerzi Yurek Swierk, ex nazionale polacco, nelle stagioni 1984-1985 e 1986-1987, e Fabrizio Fornari, dal campionato 1987-1988. Nel 1985-1986 la prima squadra conquista la poule promozione del campionato nazionale C1. Sono buoni anche i risultati delle formazioni minori: nel 1986-1987 le ragazze vincono la Prima Divisione e vengono promosse in serie D e la squadra under 15 si laurea campione regionale.
Nel 1988 il consiglio direttivo viene rinnovato per intero e aperto all’esterno, si modifica lo statuto e la società prende il nome di Associazione Sportiva Pallavolo Valenza. Se prima il sodalizio era vicino alla Democrazia Cristiana locale, ora sono i socialisti i principali sostenitori occasionali. Negli anni successivi arrivano nuovi dirigenti – Bortoloni e Bernardelli – nuove giocatrici – Babbaro, Fabbricatore, Guaschino, Senzapaura e Ventura – e nuovi allenatori – Ferrari, Mensi e Ruscigni.
La prima squadra prosegue la militanza in serie C1 fino alla stagione 1991-1992, quando, per una serie di infortuni e di circostanze avverse, retrocede in C2 dopo 13 anni di presenza in C1. Dopo alcune buone partenze, sono mancate le atlete giuste per volare in alto; nell’ultimo periodo quelle rimaste si sono quasi afflosciate su se stesse con poca voglia di reagire. Sono sempre buoni i risultati del settore giovanile, in cui si evidenzia Valentina Callegher, convocata nella selezione regionale nel 1991-92, e varie atlete nelle selezioni provinciali, quali Angeleri, Bonzano, Bortoloni, Ceva, Manachino, Opezzo, Reale e Schiavone. In questo periodo il lavoro svolto da Zulato e Perez continua a essere importante per le giovani pallavoliste valenzane.
Dopo la retrocessione c’è tanta voglia di rivincita. Negli anni successivi, al posto di crogiolarsi nel fatalismo, le atlete della prima squadra trasformano la rabbia in riscossa e, nella stagione 1994-1995, ritornano C1. Il torneo inizia con molte difficoltà, ma il girone di ritorno è strepitoso e si conclude il 22 aprile 1995 al fotofinish con l’Alessandria (PGS Vela), quando le mandrogne sono sconfitte dalle valenzane per 3 a 0 al Palasport di Valenza davanti a 800 spettatori. Al suo secondo anno di lavoro a Valenza, l’allenatore Marco Ruscigni ha saputo far nascere la convinzione della forza, rendendo la squadra brillante e intraprendente.
In un ritrovato clima di euforia, alla fine del 1995, Renato Francescato lascia la presidenza, ma, insieme al fratello Vincenzo, resta l’anima e il principale sostenitore del Club. Gli subentra Roberto Bonzano, che manifesta subito la volontà di irrobustire la prima squadra per fare un ulteriore salto di qualità; una scommessa che sarà vinta, anche se non mancheranno le difficoltà, tra sospiri di modestia e voglie eccessive.
Da Alessandria arriva la brava schiacciatrice Michela Bottini e nell’anno successivo, dal Sumirago (A1), le giocatrici Cristina Sacchiero e Daniela Pezzotta, l’allenatore è il brasiliano Antonio Rizola Neto. Le valenzane disputano il torneo di C1 del 1996-1997 in modo esemplare, centrando l’obiettivo della promozione in B2 con 3 giornate di anticipo, in una corsa trionfale fatta di 24 vittorie e 2 sconfitte. Nella società lavorano i tecnici Ruscini, Perez, Zulato e Ceriotti, il dirigente-segretario Mauro Milano, il vicepresidente Rocco Famà e, come sempre, Renato Francescato. Grazie a loro, i risultati non mancano: allenata da Ceriotti, la seconda squadra vince la Prima Divisione e sale in serie D; le Under 14 conquistano il titolo provinciale e il secondo posto nelle regionali; le atlete Francesca Carrero, Sonia Dalla Pietà, Michela Fontana, Giada Lorenzetti, Sara Marcalli, Monica Nogarole, Daniela Pezzotta sono convocate nelle selezioni. A Valenza vengono organizzati tornei significativi che richiamano altri esponenti e altre squadre importanti del volley, facendo di Valenza un fasto rappresentativo della disciplina.
I successivi campionati B2 sono senza sussulti: allenata sempre da Ruscigni, la squadra chiude i due tornei al quinto posto. Si sviluppa il minivolley alla guida di Zulato. Nel torneo pasquale del 1998, a Valenza viene ospitata la nazionale Pre-Juniores. La squadra Under 14, condotta dal nuovo mister Massimo Lotta, e quella Under 16, preparata da Roberto Ceriotti, vincono i campionati provinciali del 1998-1999.
Nell’estate del 1999 c’è un cambio alla presidenza: con tanti meriti e qualche rimpianto, pur rimanendo come dirigente e ancora profondamente legato al sodalizio, Roberto Bonzano lascia la poltrona principale a Lorella Scovassi, una ex giocatrice cresciuta nella Pallavolo Valenza. È una leadership in parte formale, la risultante di consonanze programmatiche.
L’inizio della stagione 1999-2000 in B2 è orribile. Con sette partite perse consecutivamente, la prima parte del girone d’andata si può considerare disastrosa, a un passo dall’infarto. Poi la squadra trova continuità e compattezza, cose che mancavano prima, si riprende e, grazie all’entusiasmo chiude al settimo posto. Dopo una rivoluzione estiva in cui se ne vanno l’allenatore Ruscigni e la formidabile Bottini e altre giocatrici, nella stagione 2000-2001 le rossoblù vincono il torneo e sono promosse al campionato di B1. È il trionfo di tutti, della presidente Scovassi, dell’allenatore Ceriotti (ha saputo creare un gruppo vincente, l’etichetta del successo) e delle giocatrici Arduino, Beretta, Bonzano, Corino, Donati, Guidobono, Lorenzetti, Marcalli, Nogarole, Sacchiero e Zuccotti. Ma la festa termina presto: alla fine dell’annata sportiva, a causa di difficoltà economiche, i diritti della B1 vengono ceduti e si riparte boccheggiando dalla serie D.
Bonzano esce di scena, sua figlia si trasferisce a Vicenza (A1) e le altre atlete sono assorbite da società superiori. È inutile avere rimpianti per ciò che non è stato. Forse è stata una dolce stravaganza acquistare tante brave pallavoliste e un’eccellente staff tecnico, ma per ottenere certi risultati si devono anche avere idee chiare e perseguirle con forza. La pallavolo ha realizzato un sogno che tanti covavano senza mai vederlo compiuto, una favola splendida poi pagata con una specie di volontaria auto-degradazione sportiva. Purtroppo la pallavolo locale ottiene poco da questa città, tanto generosa con altre discipline sportive, e perfino in un momento di grande necessità non trova aiuti finanziari per continuare a certi livelli.
Dalla stagione 2001-2002 cambia un po’ tutto, c’è un mutamento culturale dell’organizzazione che sarà lento e complicato, un nuovo percorso logico di scelte e di soluzioni da società sportiva virtuosa in cui si privilegia la pratica rivolta alle più giovani e si è pronti a liberarsi di alcuni vecchi condizionamenti. Viene eletto un nuovo presidente, Laura Garrè, anche lei un’ex giocatrice rossoblù, la seconda donna a reggere il timone della società. Si rafforza il settore delle più piccole, soprattutto il minivolley. Composta in parte da giovani e in parte da ex recuperate, la prima squadra, a causa di distrazioni dovute all’inesperienza, retrocede in Prima Divisione. Zulato, che non ha mai abbandonato la nave, è ancora il factotum di tutte queste ragazze, a stagione avanzata è costretto a guidare anche la prima squadra, sostituendo Forlini.
Dopo un solo anno di purgatorio nella Prima Divisione Eccellenza, la società ritrova lo smalto e la verve del passato: si vince e si ritorna in serie D con l’allenatore Massimo Oliveri.
Le due stagioni in questa categoria sono disputate senza brillare troppo, con qualche acuto e qualche caduta; non c’è la volontà né l’ambizione di emergere. Tutti gli sforzi sono indirizzati al settore giovanile, che si espande ancora di più; con il minivolley, il super-minivolley e il progetto scuola ci sono quattro formazioni giovanili – under 13, under 14, under 15 e under 19 – oltre alle due squadre maggiori di categoria. Abbandonati alcuni concetti astratti su un passato irrecuperabile, il buonsenso prevale e, così, si salvaguarda il rispetto di ciò che si è stati, si cerca di essere un’altra cosa, al passo con i tempi, e si va verso la costruzione del nuovo.
Nel nuovo secolo il modello di volontariato sportivo della pallavolo locale è in crescente difficoltà, a causa di un misto di insoddisfazione e mancanza di motivazione e un passato che si va facendo sempre più remoto. Nell’Associazione Sportiva Dilettantistica Pallavolo Valenza ci sono sempre i soliti pochi devoti, mai gratificati, a reggere le sorti del sodalizio: Gianpaolo Zulato nel settore tecnico, Renato Francescato nella dirigenza, la segretaria Vilma Frascarolo, il vicepresidente Flavio Vecchio con la consorte Elsa Cogorno e, in modo autorevole e sacrificale, la presidente Laura Garrè.
In questi ultimi vent’anni la prima squadra alterna la partecipazione a campionati di serie C e di serie D, in un cammino rispettabile fatto di sconfitte e di successi; è una squadra capace di rigenerarsi e di riprendersi la scena grazie a un costante entusiasmo, schierando diverse giovanissime.
La stagione 2010-2011 vede tornare Renato Francescato alla presidenza. Inizia la sponsorizzazione dell’azienda ZSCHIMMER & SCHWARZ, tutt’oggi presente, un contributo economico che ha permesso di mantenere viva e attiva l’associazione fino a oggi.
Forti dell’esperienza acquisita in 40 anni di attività e grazie alla generosa disponibilità di tante persone e di tanti giovani, la società crede e investe ancora nella formazione di giovani atlete. La prima squadra continua a partecipare in modo alterno al campionato di serie C (2013-2014, 2014-2015, 2015-2016, 2016-2017, 2020-2021, 2021-2022, 2022-2023) e al campionato di serie D (2012-2013, 2017-2018, 2018-2019, 2019-2020).
2018 – UNDER 18
Nel 2015 cambia la presidenza e inizia l’era dell’ex giocatrice e dirigente Vilma Frascarolo, che inizia, con il solito entourage, una ristrutturazione e riorganizzazione societaria, sviluppando ulteriormente la vocazione a lavorare col settore giovanile, ma senza tralasciare il ringiovanimento delle giocatrici più grandi. Poi, in anni più recenti, la pandemia da Covid-19 blocca tutto e tutti, quindi si devono interrompere anche I campionati e gli allenamenti in palestra causando numerose difficoltà e seccature, specialmente in compattezza e continuità.
Attualmente la ASD Pallavolo Valenza è presieduta ancora da Vilma Frascarolo e conta un centinaio di tesserati. La prima squadra disputa il campionato FIPAV di Serie C girone C piemontese con il sostegno del solito sponsor ZSCH e del coach Jacopo Valentini, ormai a Valenza da diversi anni. Una seconda squadra, allenata da Daniele Patrucco, disputa la Prima Divisione provinciale e accoglie alcune giocatrici della Fortitudo Occimiano.
Restano i soliti fedeli di un tempo, inscritti geneticamente, a reggere questo illustre sodalizio sportivo e farlo con indomito fervore. Il consiglio direttivo della stagione in corso, 2022-2023, è composto dalla vice presidente Laura Garrè e dai consiglieri Tiziana Francescato, direttore sportivo, Davide Spartà, dirigente prima squadra, Gorgio Mosso, Renato Fancescato, Anna Zucchelli, Maristella Mardegan e Stefano Bonetto. Gli allenatori sono Jacopo Valentini, Daniele Patrucco e il decano Gianpaolo Zulato. È molto nutrito il vivaio giovanile, composto da ben cinque squadre: Under 12, Under 13, Under 14, Under 16 e Under 18.
STAGIONE 2022-2023, GLI UNDER 16
Impegnata costantemente a trasmettere ai giovani l’idea che per raggiungere i propri obiettivi occorra impegno e dedizione, questa longeva associazione sportiva valenzana è rimasta una grande famiglia, che si ritrova sempre in palestra per seguire e tifare le proprie ragazze che praticano il meraviglioso sport della pallavolo. È questa la sua vera ricchezza.