Quando Ratzinger venne ad Alessandria
Il futuro pontefice, il legame con Frugarolo e col cardinale Bovone
Il vescovo di Alessandria: "Alla morte di Giovanni Paolo II, sperai che eleggessero lui"
ALESSANDRIA – “Conobbi Papa Benedetto XVI a una settimana di aggiornamento del clero della diocesi di Genova e mi colpì enormemente perché mi dava l’idea di essere una spanna sopra gli altri per la lucidità di pensiero e di individuazione dei problemi, per la sua capacità di correlarli alla cultura dei popoli e soprattutto per la sintesi teologico pratica che aveva sulla vita della Chiesa”.
Inizia così la nota inviata oggi pomeriggio dal vescovo di Alessandria, Guido Gallese, che ricorda il papa emerito scomparso stamani.
Quando Ratzinger venne ad Alessandria
Il futuro pontefice, il legame con Frugarolo e col cardinale Bovone
“Quando morì san Giovanni Paolo II – continua Gallese – dentro di me dissi: se dovessi scrivere un nome e metterlo nell’urna della votazione dei cardinali, scriverei Joseph Ratzinger, sebbene mi sembrava impossibile che venisse eletto perché era stato preso di mira dai media in quel periodo. Invece, con mia grande sorpresa e con grande gioia, venne eletto Papa. Fu una grande fonte di ispirazione per tutti noi, ricordo che i giovani al centro di Pastorale Giovanile desideravano fare gli incontri sulle omelie di papa Benedetto XVI perché a loro piacevano tantissimo. Erano molto chiare, lucide ma incisive e profonde, così nel tempo ebbi modo di rendermi conto che formavano, forgiavano e plasmavano le anime e i cuori”.
“E poi – aggiunge il vescovo – ebbi la grazia di partecipare alla visita del Papa quando venne a Genova il 18 maggio del 2008 e fece un incontro con i giovani per quella che chiamammo la “Giornata genovese della gioventù”. Fu un incontro molto bello nel quale ebbi l’onore di essere presente sul palco con il Santo Padre e poter ammirarne tutta la sua straordinaria bellezza interiore, la semplicità e l’innocenza che scaturivano da quegli occhi, dal suo agire e dal parlare. Aveva veramente un candore straordinario che mi colpì e mi rimase. Fu colui che mi nominò vescovo il 20 ottobre del 2012, dando così inizio al mio episcopato. Del papa emerito Benedetto XVI ho un ricordo molto bello, molto dolce, di una persona straordinaria che ha lasciato un segno nella Chiesa e che ha avuto una successione non facile perché è venuto proprio dopo Giovanni Paolo II. Sono grato a Dio per averlo conosciuto».
Da ricordare anche che il vescovo di Tortona, Marini, è stato cerimoniere di Joseph Ratinger.
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