“Al Pronto soccorso di Alessandria, una vita impossibile”
La battagliera Gianna Calcagno e il marito ricoverato. "Personale encomiabile, ma situazione assurda"
ALESSANDRIA – Un uomo di 88 anni, completamente cieco, con la febbre altissima, costretto a stare per due giorni al Pronto soccorso dell’ospedale di Alessandria, “dove ci sono un’infinità di malati in attesa di essere destinati ai reparti”.
La protesta è di Gianna Calcagno, “volto noto” della città (è stata, tra l’altro, presidente della circoscrizione Nord e motore del Museo del fiume). Suo marito Elio, anch’egli popolare soprattutto per imprese da camminatore di montagna, è ora ricoverato in Geriatria, dopo una traversia purtroppo piuttosto comune, visti i problemi in cui versa la Sanità, non solo alessandrina.
“Non c’è rispetto”
“Domenica, mio marito ha accusato qualche linea di febbre – spiega la Calcagno – E quando martedì mattina la temperatura è salita di molto, è stato portato al Pronto soccorso. Abbiamo trovato personale encomiabile, sottoposto a turni massacranti. Nulla da dire ai pochi medici e infermieri: fanno il possibile, e anche di più. Però è il sistema che non funziona. E non c’è rispetto né per chi lavora con abnegazione né per i malati