Morto don Guala, fondò Cultura e Sviluppo
Il sacerdote è stato a lungo uno degli animatori della Comunità San Paolo. Sabato i funerali
ALESSANDRIA – Sacerdote, professore universitario, uomo di cultura. Don Giorgio Guala, alessandrino, è morto la scorsa notte, vinto dalla malattia. I funerali si svolgeranno sabato alle ore 15 alla parrocchia di San Paolo, in via De Gasperi dove domani alle 19.30 si terrà una veglia di preghiera.
Ordinato sacerdote nel 1968, è stato tra i fondatori della Comunità San Paolo, effervescente realtà del quartiere Europa dalla quale è stata originata la parrocchia di San Paolo di via De Gasperi, dove celebra messa monsignor Guida Ottria, prete che con don Guala ha collaborato a lungo.
Ma don Giorgio Guala lo si ricorda anche per l’impegno nell’ambito della formazione. Nel 1995, col fratello Roberto, noto imprenditore, ideò Cultura e Sviluppo, la cui sede in piazza De Andre sarebbe diventata negli anni (e lo è tuttora) un punto di riferimento per svariate attività, inclusi convegni, incontri, dibattiti.
Il ricordo di Balduzzi
“Pensando alla straordinaria personalità di Giorgio Guala – scrive l’ex ministro alla Sanità, l’alessandrino Renato Balduzzi – la prima e più forte caratteristica che viene alla mente è il suo essere in costante ricerca: spirituale, culturale, pedagogica e politica in senso lato. Questa sua caratteristica egli è sempre riuscito a trasmetterla ad amici e conoscenti. Siamo quindi in tanti ad essergli debitori. Per quanto concerne la ricerca teologica, i suoi suggerimenti sulla teologia della liberazione o del pluralismo religioso mi hanno sempre aperto prospettive nuove. Senza mai erigersi a maestro, ma mantenendo un equilibrio raro tra solidità delle convinzioni metodologiche e disponibilità ad ascoltare gli altri, Giorgio ha per decenni costituito un faro della vita culturale alessandrina, come, in anni lontani, aveva fatto nella sua esperienza romana nell’Azione cattolica italiana”.
“La sua competenza nel campo della metodologia della formazione – aggiunge Balduzzi – non è rimasta affidata al solo studio, ma è diventata pratica associativa nel nesso tra cultura e sviluppo. È questo il nesso che ha caratterizzato la sua curiosità politico-istituzionale, sulla quale non mancava di “intervistarmi” con regolarità: il prof. Guala non faceva sconti, ma ho sempre avuto la impressione di una grande e intima solidarietà attorno alla battaglia per la difesa della Costituzione e della sanità pubblica, per menzionare due dei temi che più ci hanno appassionato. Ogni morte ci diminuisce. Quella di un amico più delle altre. Resta tuttavia il ricordo dell’umanità che ci ha trasmesso e dei tanti stimoli che l’amicizia ha provocato, e che nel suo caso è particolarmente forte. E resta la speranza di cieli nuovi e terra nuova, che ha nutrito tutta la sua vita. Grazie, don Giorgio”.
Le parole del sindaco
Anche il sindaco di Alessandria, Giorgio Abonante, lo ricorda: “Il professor don Giorgio Guala è stato un punto di riferimento per tutta la comunità alessandrina nel suo ruolo di sacerdote, formatore, intellettuale e animatore culturale. La mia e nostra vicinanza la dobbiamo alla comune amicizia per un altro straordinario alessandrino della Comunità di San Paolo, il professor don Gianpiero Armano. Io e la Giunta che rappresento ci stringiamo con cordoglio attorno alla famiglia Guala. Ricordiamo il suo impegno negli anni ’90 per la nascita dell’associazione Cultura e Sviluppo e, successivamente, della Fondazione Social, ancora oggi impegnate nell’organizzazione di eventi di carattere culturale e nella progettazione di attività di interesse pubblico. Con il suo Progetto Giovani ha coinvolto ragazze e ragazzi e li ha formati e preparati ad essere cittadini consapevoli ed attenti. La sua capacità di affrontare il tema della partecipazione dal basso, come uno dei motori dello sviluppo democratico, resta un faro a cui guardare anche per il futuro di Alessandria”.