L’Asd Ginnastica Valentia
Un approfondimento sulla storia del sodalizio
VALENZA – La ginnastica è una disciplina sportiva completa, che richiede doti atletiche, quali coordinazione e scioltezza, ed espressività. Per questo, è uno sport che esige un impegno notevole e una continuità di allenamento, ma senza superare certi limiti, e quello che si sente in questi giorni al riguardo sembra davvero esagerato e opinabile.
A Valenza, negli anni Sessanta, cresce l’interesse per le attività ginniche, abbandonate da lungo tempo. È in questo clima mutante che nel 1974 viene costituita la Polisportiva Valentia, la quale, uscita presto dalla marginalità, per l’indirizzo scelto assume la denominazione di Associazione Sportiva Ginnastica Valentia. Una scelta non facile, ma fedele al principio secondo il quale la ginnastica riesce a fare avere un bellissimo corpo libero, oltre a essere di grande utilità alle giovani, perché favorisce la robustezza e l’agilità delle membra e perché contribuisce allo sviluppo delle loro facoltà intellettuali.
Oggi, però, a causa del disorientamento dato da certe notizie scandalose e meschine, riferite soprattutto alla ginnastica ritmica, si potrebbe prevedere un futuro più timoroso. A Valenza, invece, chi pratica questa disciplina lo fa con entusiasmo e voglia di migliorarsi, poiché lo staff al seguito agisce da sempre in modo corretto e rispettoso. L’approccio di questo sodalizio valenzano alla ginnastica, uno degli sport più difficoltosi e spettacolari, è dilettantistico, ma c’è anche l’opportunità di affrontare il mondo delle competizioni e di conseguire risultati agonistici di rilievo.
La struttura societaria e il ridotto staff tecnico fanno sì che all’inizio ci si concentri sulla formazione delle bambine, trasmettendo loro la cultura dell’umiltà e del sacrificio, canone che identifica questa associazione fino ai giorni nostri. Col tempo, l’amore e la passione per la ginnastica di questa società la faranno diventare una splendida realtà sportiva, apprezzata in particolare per il valore sociale che trasmette alle persone, anche in tenerissima età.
All’epoca del primo presidente Nino Bergamino, i frequentatori dei corsi, che si tengono in palestre e in locali diversi, sono indirizzati alla ginnastica artistica e all’attività motoria, soprattutto le bambine e le ragazze; dopo poco tempo, si forma già la prima squadra agonistica femminile di ginnastica artistica, guidata da Luisa Frigo e John Bresnik. La ginnastica artistica prevede quattro differenti specialità, ovvero quattro differenti attrezzi coi quali la ginnasta può eseguire gli esercizi: il corpo libero, il volteggio, le parallele asimmetriche e la trave.
La Ginnastica Valentia s’impone presto come una realtà importante nel settore agonistico e amatoriale di questo sport. Anche la ginnastica artistica maschile partecipa alle competizioni, ma sono le allieve, anche giovanissime, a ottenere i risultati più incoraggianti. Nel 1977 Carlo Patrucco viene eletto presidente del sodalizio.
Negli anni Ottanta, grazie alla volontà inesauribile della presidenza Maria Isabella Campese, durata dal 1981 al 1993, l’attività agonistica si estende ad altre categorie e la società partecipa a campionati regionali, interregionali e nazionali, ottenendo ottimi risultati. Spesso il sodalizio è costretto a rinunciare ad altre specialità sportive per mancanza di spazio. A Valenza sono organizzate importanti gare internazionali a cui partecipano squadre provenienti da tutta Europa, compresi alcuni paesi dell’est e l’Unione Sovietica. Il saggio annuale riscuote un grande successo e sono molti i riconoscimenti avuti dalla Federazione Ginnastica d’Italia.
La società si avvale di istruttori altamente qualificati, veri protagonisti del periodo probabilmente più suggestivo, tra cui ricordiamo Oreste Ciocala, Elisabetta Delle Donne, Simonetta Canegale, Silvia Legora, Nicoletta Frigo e Barbara Tedesco. Questi cercano di infondere i valori comuni della solidarietà, della socializzazione, dell’appartenenza e dell’impegno nelle ragazze; sono tecnici esperti che si occupano del loro benessere psicologico e fisico, con un occhio di riguardo verso le ragazze più giovani.
Tutto questo gratifica anche l’opera di volontariato di varie persone dello staff che spendono il loro tempo libero a favore di queste giovani, senza ricavarne alcun guadagno e senza perseguire alcun interesse personale.
Dopo due decenni di spazi ristretti e di spostamenti necessari, la società riesce nella difficile impresa di avere una palestra tutta per sé: nel 1994, in poco tempo, viene costruita la grande palestra di via Michelangelo, ritagliata su misura e destinata esclusivamente alla ginnastica. La realizzazione dell’opera, che segna una svolta estremamente positiva, avviene sullo sfondo di una polemica cittadina, un po’ patetica, verso l’amministrazione comunale, generata da chi tende a leggere tutto in termini politici. Oggi, fortunatamente, lasciati i simboli della politica, ci teniamo strette le sensazioni ludico-sportive.
La nuova grande struttura, permette alla società sportiva di guardare al futuro con fiducia rinnovata e con impegno e dedizione ancora maggiori da parte di dirigenti e tecnici, a favore degli atleti e della città; essa farà compiere un percorso veloce e un salto di qualità verso il raggiungimento di traguardi prima insperati, con una crescita esponenziale generale.
Più tardi, l’impianto sportivo concesso in gestione all’associazione viene ampliato e abbellito dalla stessa, con un possente impegno umano e finanziario. Il costo complessivo dell’opera è quantificato in più di un miliardo di lire e l’intero immobile, alla scadenza della convenzione con il Comune, resterà di proprietà comunale.
Nel 1994 viene eletto presidente del sodalizio Angelo Buzio, ancora oggi in carica dopo quasi tre decenni. Senza arroganza o sussiego, l’impostazione del lavoro voluto da lui e attuata con i consiglieri e i vari collaboratori costituisce un valore di cui si godrà anche negli anni a seguire. Buzio è uno straordinario dirigente sportivo valenzano, che non lascia nulla al caso, è dotato di un’energia inesauribile e nel 2012 viene eletto alla presidenza regionale della federazione, carica che mantiene tutt’oggi. I collaboratori di Buzio sono Piero Bertolotti, il fratello Mauro Buzio e tanti altri consiglieri e amici credibili e preparati. I due dirigenti fondatori, Angelo Buzio e Piero Bertolotti, fin dall’inizio hanno un’intesa eccezionale, elemento essenziale per la crescita e il coinvolgimento di amici, dirigenti e tecnici.
Nascono le squadre allievi e juniores, che partecipano a manifestazioni di ogni livello con successo, nelle discipline dell’artistica, della ritmica e dell’aerobica. Tra le atlete emergono Melania Benetti e Samantha Brussolo, più tardi seguite da Martina Buzio e Carlotta Necchi. Nel 1995, nell’aerobica, un incrocio tra artistica, ritmica e acrobatica, la società vince i campionati regionali, si classifica terza a quelli nazionali e si candida ai campionati mondiali. Negli anni Duemila, con le discipline della ritmica e dell’aerobica, la società milita nei campionati di serie C, serie B e serie A e, nelle gare individuali, conquista numerosi titoli regionali, interregionali e nazionali.
Lo staff si arricchisce di tre tecnici russi: Natalia Lipman, Guerogui Ioudenko e Tamara Ioudenko. In seguito, per la ritmica, si aggiungono la bielorussa Lena Shleiko e la russa Nataliia Sergaeva. Monica Darone, che all’età di 17 anni ha cominciato a collaborare con la Valentia, oggi è la tecnica indiscussa dalla ginnastica aerobica, colei che, insieme al suo staff, ha portato l’aerobica valenzana ai vertici mondiali. Negli anni passati tante allenatrici, che hanno dato il loro amore a questo sport, hanno prestato sevizio per la Ginnastica Valentia, alcune laureate in scienze motorie, altre qualificatesi presso il CONI e la Federazione Ginnastica d’Italia, tra cui molte ex state allieve della società. Loro sono, Cristina Guarnieri, Micaela Roselli, Daniela Mazzucco, Paola Bertolotti, Monica Darone, Claudia Pastore, Paola Annaratone, Alice Falzonee le già citate Elisabetta Delle Donne, Simona Canegale, Silvia Legora, Nicoletta Frigo e Barbara Tedesco.
In questi ultimi anni, nella ritmica, si sono messe in luce, con titoli italiani e promozioni ai campionati di livello superiore, le ginnaste Cecilia Re, Giorgia Saviolo, Giulia Dentelli, Alice Putto Gnerro, Giulia Aietti, Chiara Corvetti, Laura Degrandi, Giulia Gnero, Noemi Panzica; nell’aerobica, invece, Valentina Beraldo, Ilaria Pagella, Lucrezia Rexhepi, Federica De Mello.
Nel corso dei tempi è sviluppata sempre più l’area fitness rivolta al benessere della persona e al mantenimento della forma fisica e del giusto peso corporeo; qui il primo accesso è consentito a ragazze di 15-16 anni e c’è posto anche per persone in età avanzata.
Anche i bambini che hanno dai 3 ai 6 anni, coinvolti in attività giovanili di ginnastica ritmica e aerobica, partecipano ai corsi di Baby Gym, di Baby Funk e Break Dance e, con divertimento e giochi appropriati, vengono aiutati a prendere coscienza del proprio corpo e a compiere i primi passi che, se lo vorranno, li condurranno verso attività motorie più specifiche. Per le persone che non desiderano praticare un’attività fisica intensa sono organizzati suadenti corsi di ginnastica dolce, che prevedono esercizi utili al recupero funzionale delle articolazioni e al mantenimento di una buona forma fisica. Inoltre, si tengono anche qualificati corsi di danza classica e moderna. Della serie “due piccioni con una fava”, nei mesi estivi l’impianto sportivo ospita un centro estivo molto apprezzato dalle famiglie valenzane.
Come già accennato, recentemente l’atleta 18enne Lucrezia Rexhepi e l’allenatrice Monica Darone hanno collocato la ASD Ginnastica Valentia ai vertici mondiali e giova ricordare altri riconoscimenti importanti dell’attività e dei risultati delle ginnaste valenzane e dell’impegno della società quale è stata
Oltre ai risultati già citati, ricordiamo anche l’ammissione alla selezione nazionale di Ylenia Barbagallo categoria Seniores, specialità aerostep, di Matilde Lanza, categoria Junior, specialità Aerodance e di Lisa Checchin.
Oggi l’Associazione Sportiva Dilettantistica Ginnastica Valentia, affiliata alla Federazione Ginnastica d’Italia dal 15/12/1974, è una eccellenza cittadina e regionale. Questo club ha come obiettivi il benessere della persona e la pratica dell’attività agonistica a elevati livelli, nelle sezioni della ginnastica ritmica e della ginnastica aerobica. Oltre a queste citate, essa prevede anche le sezioni Ginnastica per Tutti e Salute e Fitness; intestandosi pure la lotta contro l’adipe femminile. Attraverso l’insegnamento e facendone il suo vessillo, l’associazione opera per la divulgazione della ginnastica in tutte le sue forme dello sport in genere, promuove corsi giovanili di attività motoria per bambine e bambini da 3 a 6 anni e corsi di avviamento alla ritmica e all’aerobica, per ragazze e ragazzi dai 6 ai 14 anni. Tutti gli istruttori che vi agiscono sono tesserati presso la Federazione Ginnastica d’Italia (F.G.I.).
Nel tempo grigio del Covid corporeo e psichico, a causa della lunga pandemia e alle relative proibizioni che hanno corroso il tessuto sociale, l’ASD Ginnastica Valentia, purtroppo, ha ridotto le attività, facendo perdere due anni di allenamenti alle bambine e l’abitudine all’attività fisica agli adulti. È proseguita solo l’attività agonistica.
Prima della pandemia, gli aderenti annuali all’associazione sportiva erano circa un migliaio mentre oggi questa non è ancora riuscita a recuperare la sua condizione pre Covid.
Di recente, nell’età dello scontento, l’opinione pubblica del paese è stata toccata dalle vicende raccontate a televisioni e giornali dalle ginnaste, storie riferite ai sacrifici fatti, soprattutto durante l’adolescenza, per inseguire il sogno di primeggiare in questa specialità sportiva. Ma l’appello a certi sacrifici rivolto a giovani atlete, come qualcosa di sacro per raggiungere la perfezione o il risultato eclatante, e non stiamo parlando solo di questa disciplina, qualche inevitabile dubbio da non sottovalutare lo fa venire, poiché nessuna medaglia vale tanto.
A questo proposito, la Federazione Ginnastica d’Italia, verificati i fatti e terminato il percorso della giustizia sportiva, si è impegnata a prendere tutti i provvedimenti necessari a correggere eventuali distorsioni del sistema. A questo scopo, in tempi non sospetti, la FGI ha approvato il regolamento per la salvaguardia dei tesserati e dato vita al Safeguarding Officer, una struttura deputata a prevenire i possibili abusi psicologici nei confronti dei tesserati FGI.