Mancini: “Viganò, il mio fratello maggiore straordinario”
ALESSANDRIA – “Grazie Viga per tutto quello che hai fatto per noi allenatori”. Viga è Sergio Viganò, il ‘mago’: l’Aiac di Alessandria, guidata da Mirko Russo, ha deciso di premiarlo nella serata del ‘Golden coach‘, le panchine d’oro del calcio dilettantistico e giovanile regionale.
Per la serata speciale arriva anche Roberto Mancini: il ct della nazionale conosce Viganò dal 1984, “gli dico sempre che quando se ne andrà, fra 50 anni, deve far fare due buchi per far uscire le braccia e continuare a mettere le sue mani magiche sui muscoli di tutti. Sergio non è solo un grandissimo massaggiatore, il più bravo, è una persona speciale e unica, il mio fratello maggiore straordinario“.
Scorrono le immagini della storia del Viga, dal grigio al Manchester, per celebrare il ‘mago’, “che ha fatto di Lu il centro del mondo“, come sottolinea Giancarlo Camolese, sono arrivati molti suoi ragazzi, anche Angelo Gregucci, Eugenio Sgarbossa e Beppe Sannino.
Emozionante lo scambio di sguardi tra Sergio e il ct: raccontano la stima, l’amicizia, l’affetto. La sala, al ‘Diamante’, è gremita, commozione anche per l’assessora Vittoria Oneto, figlia di un allenatore, e il presidente del consiglio comunale Giovanni Barosini.
Una serata indimenticabile, anche per Roberto Adamo, tecnico della Luese Cristo, e per Jodi Sacco, del Moretta: premiati per il loro gesto, due settimane fa, per salvare un giovane calciatore infortunato, e la targa arriva dalle mani di Mancini e Camolese.