Morte Aldo Di Virgilio: chiusa l’inchiesta, si ipotizza l’omicidio stradale
L?impatto fatale in via Pavia: l?altro automobilista guidava ?in stato d?alterazione?
ALESSANDRIA – Il 19 aprile scorso, in via Pavia ad Alessandria, ha trovato la morte Aldo Di Virgilio, aveva 57 anni, abitava in Alessandria. Fatale un incidente stradale mentre tornava a casa dal lavoro.
A distanza di sei mesi, la Procura alessandria ha chiuso l’inchiesta e ha formulato le ipotesi di reato contro Gianluca Cirillo, 37 anni, Alessandria a cui viene contestato l’omicidio stradale: per l’accusa, Cirillo si mise alla guida “in stato d’ebbrezza alcolica e di alterazione psicofisica conseguente all’assunzione di cocaina, impattando frontalmente e a velocità elevata con la propria auto, una Bmw, contro la Lancia Musa di Di Virgilio. In particolare, superando con il proprio mezzo la linea di mezzeria e impegnando la corsia di marcia opposta per effettuare alcuni sorpassi, quando sopraggiungeva la Musa”.
Gianluca Cirillo ha escluso categoricamente di aver assunto la sostanza nella giornata in cui è avvenuto l’incidente: il suo avvocato, Alexia Cellerino, ha già preannunciato che farà eseguire una consulenza tossicologica per chiarire questo elemento e, in ogni caso, i medici che si presero cura di Cirillo all’arrivo al pronto soccorso (e già sentiti) hanno escluso, spiega, segni esteriori evidenti di uno stato di alterazione psicofisica”.
La famiglia di Aldo Di Virgilio è assistita dagli avvocati Silvio Bolloli e Giuseppe Romano.
Il fratello e la sorella della vittima avevano chiesto giustizia. In particolare, Marco Di Virgilio aveva sostenuto che si dovesse procedere con l’arresto dell’automobilista che, però, non è avvenuto.