La montagna che cura, quattro escursioni con Cai e Centro Down
Ciclo di camminate organizzate dal Club Alpino: primo appuntamento alla scoperta della collina di Montei, a Serravalle
Il racconto dei volontari del Club Alpino di Novi Ligure, che dal 2021 sono impegnati in un progetto di solidarietà
CAPANNE DI COSOLA — Riceviamo e pubblichiamo dai volontari del Cai di Novi Ligure che si occupano di montagnaterapia in collaborazione con il Centro Down di Alessandria.
Finalmente la notte al rifugio… ci siamo riusciti! Dopo una intensa settimana a controllare le condizioni del tempo, il gruppo di lavoro della montagnaterapia ha valutato che il fine settimana al Rifugio delle 4Province a Capanne di Cosola si poteva fare, di fronte ad una instabilità del tempo per il sabato si prospettava un domenica stabile.
Prima di avventurarsi oltre le strette del Borbera, il numeroso gruppo composto da 25 partecipanti ha fatto una sosta al museo del giocattolo di Torre Ratti, presso la Casa del Fante. Attraversato il grande arco che sovrasta l’ingresso della corte inizia la visita a questo luogo, dove il riciclo diventa un inno poetico alla libertà della creatività: locomotive, piccole giostre meccaniche, uccelli dagli svariati colori, aerei dalle diverse forme, e tante creazioni curiose. Il signor Rocco custode e guida ci accompagna parlandoci dell’autore Enrico Debenedetti e rispondendo alle nostre tante curiosità. Un altro incanto per chi, come tanti del gruppo non c’era mai stato, è stato fermarsi ad osservare dall’alto di Boscopiano le imponenti rocce delle strette, e qui il gioco è d’obbligo riconoscere tra le forme delle rocce il profilo dell’Indiano.
Risaliamo poi tutta la valle accompagnati da nuvole nere e minacciose sino a Capanne di Cosola dove il temporale si era già scatenato. Entriamo nel rifugio (ex colonia salesiana) e ad attenderci c’è Gianni Brocca, anima di questo posto. I ragazzi e i familiari sono tutti sorpresi nel trovare un luogo così bello, accogliente e così spazioso che la pioggia non preoccupa più, qui c’è spazio per fare tutte le attività, giocare in gruppo, cantare e suonare la chitarra… ma, infilati i kway e le mantelle, siamo tutti pronti per uscire, il bosco ci chiama e ci avvolge nei suoi profumi, le chiome alte ci riparano dalla leggera pioggia che a tratti si fa sentire… pronti ad iniziare la caccia al tesoro: si parte per riconoscere gli alberi e gli animali che vivono a Boscomisto.
Trovarsi nel bosco, stimola tutti i nostri sensi, si ascolta il rumore della pioggia che cambia da un albero all’altro, i profumi del sottobosco, intensi, sentore di funghi, castagne e erbe profumate. I colori iniziano a essere caldi anche se le foglie dei grandi faggi sono ancora verdi. Si rientra carichi, ecco il momento è propizio per parlare degli alberi, di quanto siano essenziali per la vita dell’uomo.
La serata poi scorre tra i preparativi per la cena, ognuno ha il suo compito, i ragazzi sono tutti al lavoro per preparare una grande macedonia e per apparecchiare la grande tavola. Ogni stanza del rifugio risuona delle risate, dalla musica delle chitarre e delle canzoni in cerchio; è un’atmosfera così piacevole e rilassante, un benessere che si legge sui i visi di tutti. Qui a 1500 metri, la cena è polenta naturalmente! Ci si scalda ci si carica e, tra balli ed esibizioni di magia, si fa fatica ad andare a dormire… e allora tutti fuori ad osservare le stelle, nel buio più buio dove il cielo plumbeo del pomeriggio ha lasciato spazio alle stelle che ci avvolgono.
La domenica ci regala un cielo azzurro con grandi nuvole bianche, nessuno è assonnato malgrado la sveglia sia presto, colazione e scarponi ai piedi si parte alla conquista di una cima: il Cavalmurone. Non è la conquista della cima che fa l’incanto, ma il paesaggio che sui crinali si apre davanti a noi a 360 gradi! Sembra di stare appoggiati come su una cartolina. A un certo punto ci fermiamo per una sosta, per riposare dall’impegno che ha richiesto l’attraversamento di un tratto difficoltoso, tutti in modo spontaneo, ci sediamo come fossimo al cinema e rimaniamo così a guardare lo spettacolo del paesaggio davanti a noi: è fantastico! La luce, le nuvole, il colore del cielo, rendono i profili delle montagne un incanto.
Il benessere che hanno dato questi due giorni tra i monti, lo si vede sul viso dei partecipanti, sereni distesi allegri, più carichi per tornare a casa e affrontare la quotidianità: ce l’abbiamo fatta!
La Montagnaterapia è un progetto che il Club Alpino Italiano porta avanti a livello nazionale con l’attività svolta dalle diverse sezioni sparse sul territorio nazionale. La sezione di Novi Ligure per il secondo anno consecutivo ha partecipato ai bandi con due progetti: “Il primo passo” nel 2021 e “Il passo in più” nel 2022, in collaborazione con il Centro Down di Alessandria. L’attività svolta dai soci Cai è un’attività di volontariato, che richiede preparazione e competenze.
I progetti proposti mirano a migliorare il benessere personale attraverso la pratica “dell’andar per monti”: camminare in relazione con l’ambiente, con il gruppo, con se stessi, sperimentando i benefici che il semplice gesto del camminare attiva. Il naturale gesto del camminare esprime un andar avanti vitale. La cura avviene su tre piani che coinvolgono l’interezza della persona: fisico, per i benefici che porta con sé l’attività aerobica svolta a contatto con la natura, mentale e sociale.
Il lavoro dei volontari si svolge in diverse fasi e momenti, la progettazione, i sopralluoghi e la valutazione degli itinerari più adatti in base alle difficoltà alle persone che si accompagnano, e tutto ciò che fa parte della organizzazione di un’uscita, valutazione e relazione e rendicontazione dei costi. Una notte al rifugio, è la quarta uscita del progetto di quest’anno (la prima di due giorni), le altre sono state: ai Calanchi di San Alosio, al paese di Vendersi in val Borbera, in Val d’Aosta a Cogne. L’ultima sarà il 9 ottobre con l’attività “adotta un sentiero”.
Volontari Montagnaterapia: Antonio Repetto (presidente di sezione), Mela Cocozza (referente Montagnaterapia), Grazia Gavazza, Emma Bricola, Luca Radavero, Claudio De Bernardi, Titti Camera, Roberto Scorza, Paola e Beppe Briata, Gabriele Lucato, Sara Barbieri.
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