Anziana rapinata del Rolex: scatta l’inseguimento, due arrestati
L'episodio ad Alessandria. I due ora sono ai domiciliari
ALESSANDRIA – La settimana scorsa, la Polizia di Alessandria ha sottoposto a fermo d’indiziato di due soggetti, ritenuti responsabili di una rapina aggravata commessa poche ore prima ai danni di un’anziana donna.
L’anziana era stata avvicinata da una giovane che, con insistenza, le ha chiesto un abbraccio; vista la ritrosia dell’anziana, che nel frattempo era rientrata in auto, la donna le ha bloccato repentinamente il braccio riuscendo in pochi secondi a sganciare il cinturino dell’orologio d’oro che la donna portava al polso.
Impossessatasi del prezioso bene, la giovane si è data alla fuga verso l’auto che la attendeva poco distante, inseguita con fatica dall’anziana che urlava chiedendo l’intervento dei presenti in suo aiuto. Le grida fortunatamente hanno attirato l’attenzione di un passante che con la propria auto ha tentato di bloccare la coppia di fuggitivi; un tentativo che purtroppo è risultato vano perché la coppia pur di fuggire è arrivata quasi a speronare l’auto dell’uomo che fortunatamente è riuscito ad appuntarsi la targa del mezzo e a comunicarla alla Centrale Operativa della Polizia di Stato.
L’auto, pochi minuti dopo, è stata intercettata da una pattuglia della Squadra Mobile mentre a velocità sostenuta entrava al casello di Alessandria Ovest. È cominciato così un lungo pedinamento che è terminato a Trivolzio, in provincia di Pavia, dove la donna e l’uomo sono stati bloccati in sicurezza dagli uomini della Squadra Mobile con l’ausilio del personale della Polizia Stradale.
Negli Uffici della Questura di Alessandria l’auto è stata sottoposta a perquisizione che ha consentito di rinvenire, nascosta dietro allo sterzo, una collana in oro su cui sono in corso accertamenti; dell’orologio dell’anziana vittima, che nel frattempo era stata portata in ospedale in stato di choc, però, nessuna traccia.
È stato solo al momento della comunicazione dell’avvenuto fermo di Polizia Giudiziaria, conseguente al riconoscimento dei due da parte del passante che era intervenuto in difesa dell’anziana vittima che la donna, rea del fatto delittuoso, ha deciso di accompagnare gli investigatori nel punto in cui si era disfatta del Rolex, che è stato recuperato e riconsegnato all’anziana vittima.
I due, gravati da plurimi pregiudizi di polizia per lo stesso reato e senza una fissa dimora in Italia, venivano associati presso le case circondariali di Alessandria e Vercelli. A seguito della convalida del fermo operato dalla Polizia, i due sono stati collocati ai domiciliari, a casa di un parente.