1945-1953, l’Unione Sportiva Valenzana nei primi anni del dopoguerra
Un nuovo approfondimento del professor Maggiora
VALENZA – Nel 1945, quando le ostilità belliche cessano del tutto sul territorio nazionale, anche a Valenza si registra quell’impetuoso revival calcistico che ha preso tutto il nostro paese. Gli amanti di questo sport si uniscono di nuovo intorno alla vecchia e gloriosa unione sportiva locale. In questi primi anni il campo sportivo, grazie ai rilevanti interventi dell’amministrazione comunale, sarà rimesso a nuovo col nome definitivo di Campo Sportivo Comunale di Valenza e diventerà il monumento dello sport locale.
Un avvenimento sportivo speciale, di svago e divertimento per la città, è quello del giugno del 1945, quando, allo stadio comunale, i rossoblù affrontano una formazione di militari brasiliani delle forze americane che hanno liberato Valenza. Una gara entusiasmante vinta dai sudamericani per 4 a 2. Tra i valenzani ci sono Villa, Fracchia, Montini, Conte, Sannazzaro, Daniele, Trivelli e altri.
Gli anni dell’immediato dopoguerra sono ancora avventurosi, quando il calcio dilettantistico prende di nuovo forma in campionati provinciali e di propaganda la confusione è pressoché totale. Nel 1946 e nel 1947 il malumore è assai diffuso, i valenzani si sentono esclusi dal vero calcio, partecipano a tornei minori e al campionato di Seconda Divisione (Lega Interregionale Nord), mentre la vera attività federale nazionale si riconquista solo nella stagione sportiva 1948-1949.
Alla presidenza del sodalizio c’è il sindaco della città Guido Marchese, che, da grande sostenitore, mette a nuovo il campo sportivo comunale, costruendo in muratura gli spogliatoi, le biglietterie, la casa per il custode e il muro di cinta esterno.
Con grande gioia dei valenzani, per lontani meriti sportivi la prima squadra viene inserita nel campionato di Prima Divisione Regionale del 1948-1949, che è la massima competizione regionale e il quarto livello del campionato italiano di calcio. In tutta Italia, sono in palio 48 posti per la promozione alla categoria superiore.
La squadra valenzana è inserita nel girone C piemontese composto da: Alicese, Borgodale, Cossatese, ALPI Erios, Fortitudo, Junior Casale, Livorno Ferraris, Popolo Casale, Astigliano, Saluggia, Santhià, Torazza e Valenzana.
L’entusiasmo dei valenzani è elevato; dopo tanti anni di assenza, finalmente si gioca un vero calcio, riconquistando il tempo e lo spazio perduto. Sono numerosissimi i tifosi al seguito della squadra e negli incontri casalinghi si toccano punte di duemila spettatori.
Sotto la guida iniziale di Clemente Morando e di Luigi Bonzano, la squadra, costituita con poche certezze, ottiene buoni risultati complessivi, ma resta tagliata fuori dalla promozione per un’irregolarità nel tesseramento del giocatore Palandella, che costa 11 punti di penalizzazione alla squadra, col sapore della beffa. Non proprio il modo migliore per iniziare la nuova avventura calcistica dopo la pausa durata molti anni.
La formazione titolare è così composta: Montini, Autano, Maccagno, Migliardi, Belletato, Girone, Rivera, Garavelli, Palandella, Lana e Miglietta.
L’annata sportiva seguente, 1949-1950, è già quella della promozione, e così si realizza il sogno che tanti covavano senza esprimerlo compiutamente.
Alla presidenza c’è sempre Marchese, affiancato da alcuni validi dirigenti (Protto, Morando, Managgio, Bonzano, Trocca, Villa, Capra, Lanza, Milano e altri), l’allenatore della squadra è il casalese Ugo Ceresa, che crede molto in questo gruppo di giocatori. Il campionato di Prima Divisione, suddiviso in un girone eliminatorio prima e in una competizione finale tra i vincitori dei 5 eliminatori, è dominato dai valenzani. Essi si aggiudicano il primo posto nel girone eliminatorio in un serrato finale con l’Ivrea. Infatti, nell’ultima giornata, l’Ivrea, con 40 punti, affronta il Livorno Ferraris e la Valenzana, con 37 punti, incontra il Casale Popolo, ma ai rossoblù resta ancora un recupero contro l’Asigliano. I valenzani sconfiggono in casa il Casale Popolo per 8 a 0 e, successivamente, l’Asigliano per 4 a 0, mentre l’Ivrea perde 2 a 1 contro il Livorno Ferraris.
Il primo traguardo è raggiunto. Vincendo il girone C eliminatorio, i valenzani si sono qualificati al girone finale con Borgosesia, Gravellona, Ciriè e Valpellice per contendersi i tre posti della Promozione Interregionale.
Ma questa è l’annata dei rossoblù, che, a coronamento, vincono anche questo decisivo mini-torneo finale, ottenendo il titolo di campione regionale di Prima Divisione per rinuncia del Borgosesia alla disputa della simbolica gara di spareggio.
È stata una stagione densa di record. La squadra ha messo a segno un totale di 73 reti, andando a segno in tutte le gare disputate. Nella classifica cannonieri del torneo, troviamo al primo posto il valenzano Ennio Rivera, con 25 reti all’attivo, e al secondo posto un altro valenzano, Romolo Palandella, con 23.
Nel 1950 la Valenzana, dopo due anni di militanza nel campionato di Prima Divisione, affronta il campionato Interregionale di Promozione 1950-1951. La squadra, che resta con l’intelaiatura dell’anno precedente, ottiene buoni risultati terminando il torneo al 5° posto. La preoccupazione iniziale, visto che devono retrocedere ben 4 squadre per ogni girone, svanisce presto. I rossoblù, infatti, dopo cinque gare, comandano la classifica con 9 punti (la vittoria vale due punti e il pareggio un punto) e cominciano ad essere affrontati dagli avversari come i probabili candidati alla serie C; sono un organico compatto che può contare su una tifoseria calda ed entusiasta.
Episodio curioso è la gara disputata il 28/01/1951 al comunale contro l’Aosta, squadra che vincerà il campionato e sarà promossa in Serie C: per errore dell’arbitro, un fallo concesso alla Valenzana, la gara si deve ripetere. Questa viene giocata nuovamente il 22/03/1951 e, nell’occasione, i valenzani rifilano 4 reti agli ospiti. In questa partita si tocca una delle punte più alte di spettatori, circa tremila.
In tutte le gare casalinghe lo stadio è stracolmo e, nelle trasferte, sono diversi i pullman dei tifosi al seguito della squadra. I giocatori titolari di questo periodo sono: Accatino, Amelotti, Bei, Brizzi, Cauda, Fracchia, Gai, Lana, Mortarini, Miglietta, Palandella, Rivera e Valenti.
Al termine dell’annata sportiva 1951-1952, le prime cinque classificate dei dodici gironi Interregionali di Promozione entrano a far parte del nuovo campionato nazionale di Quarta Serie: è l’ultima edizione di questa categoria calcistica italiana a carattere interregionale. Questa edizione non concede posti per la Serie C, essendo finalizzata a dividere le società partecipanti in due gruppi: le migliori avranno accesso al nuovo torneo di Quarta Serie a carattere interregionale, le altre squadre non ammesse alla nuova manifestazione saranno retrocesse nel nuovo campionato regionale denominato di Promozione.
La squadra viene rinforzata con l’intento di fare il salto di categoria, ma le premesse per farselo sfuggire ci sono tutte: non ci sono ricambi all’altezza e alcuni ruoli sono scoperti.
L’ambiente è euforico e i risultati subito ottimali. I rossoblù, allenati dal nostrano e competente Fracchia, terminano la prima parte del campionato in vetta alla classifica ottenendo l’inimmaginabile; sembra che la promozione sia più facile di quanto si sperasse. Ma, dopo l’interruzione invernale, l’attacco sembra bloccarsi di colpo e iniziano a piovere i risultati negativi. La dirigenza deve gestire un’emergenza non preventivata per una squadra capace di buone manovre e straripanti fesserie. Solo un finale di torneo travolgente, le cinque vittorie nelle ultime cinque gare, permette di arrivare al 5° posto nella classifica finale, guadagnando il diritto a disputare nell’anno successivo il campionato di IV Serie. Pare un colpo di magia.
Dopo la promozione ottenuta nell’annata precedente, la Valenzana affronta il campionato di IV Serie Nazionale 1952-1953, composto da otto gironi eliminatori: i primi classificati di ogni girone si contenderanno i due posti per la terza serie nazionale (Serie C) in due gironi finali, mentre le ultime quattro classificate di ogni girone eliminatorio verranno retrocesse nei campionati di Promozione Regionale. È difficilissimo il salto alla serie superiore e si dovrà stare ben attenti a non retrocedere nel campionato inferiore.
I rossoblù, che affrontato il torneo con una formazione poco rinnovata, sono allenati da Francesco Grosso, mentre alla rinnovata presidenza della società c’è il generoso cav. Piero Lunati. La prima gara è disputata il 28/09/1952 al comunale, contro la Vigor di Abbiategrasso. I valenzani subiscono una sfortunata sconfitta casalinga per 1 a 0; la rete vincente degli ospiti è messa a segno da Coates al 20°. Anche nella seconda gara a Rivarolo la squadra subisce un’altra immeritata sconfitta per 2 a 1. Il numeroso pubblico valenzano al seguito contesta l’arbitro ritenendolo troppo favorevole nei confronti dei padroni di casa. Anche nel prosieguo continuano le vane esortazioni retoriche sui direttori di gara, ma, nel complesso, questo è un campionato disputato in modo equilibrato e terminato onorevolmente in una posizione di centro classifica con 30 punti su 30 gare disputate.
Che tutto ciò sia stato grande, non ci sarebbe bisogno di dirlo.