Accusata di peculato, l’ufficiale giudiziario davanti al Gup a luglio
La Procura ha redatto un lungo capo di imputazione
ALESSANDRIA – Agata Platania, l’ufficiale giudiziario finita nei guai per la gestione delle somme riscosse nelle procedure di pignoramento affronterà l’udienza preliminare davanti al Gup, Andrea Perelli, il 25 luglio.
Al momento è sottoposta ad un divieto di dimora in Alessandria, motivo per cui i suoi legali – avvocati Piero Monti e Manuela Moretto – hanno chiesto un’autorizzazione per farla tornare in città per poter delineare i prossimi passi. Gli avvocati mantengono il massimo riserbo.
Per Agata Platania la Procura ha redatto un lungo capo di imputazione: l’ipotesi d’accusa è peculato.
Era stata la Squadra mobile della Questura ad eseguire la misura degli arresti domiciliari disposta dal Gip. Gli accertamenti avevano permesso di tracciare «un quadro complessivo di gravi e reiterate condotte illecite». Sembra che la donna si sia intromessa di propria iniziativa in procedure di pignoramento tra debitore e creditore, sollecitando accordi tra le parti per il pagamento rateizzato degli importi dovuti.
Nei guai sarebbe finita perché avrebbe consegnato solo una parte di quanto versato dai debitori trattenendo per sé (in via temporanea o, talvolta, definitiva) delle somme, che poi avrebbe destinato al proprio stile di vita. La Platania aveva negato ogni addebito, ma avrebbe ammesso di essersi inserita nelle procedure esecutive con piani di rientro irrituali.