Vince il Vicenza, l'Alessandria retrocede in C
Decide una rete di De Maio nel primo tempo. La vittoria del Cosenza manda calabresi e biancorossi ai playout
Longo: "Questa è una categoria che ha parametri completamente diversi. Se non si è pronti, si paga"
ALESSANDRIA – I bilanci? Meglio farli subito, meglio essere chiari. “Il più grande rammarico? Essere arrivati in B troppo presto”.
Moreno Longo lo dice, non per spostare le responsabilità su altri. “A gennaio 2021, quando sono arrivato, avevo detto che fondamentali sono programmazione e costruzione. Siamo arrivati in B e non abbiamo avuto il tempo per programmare, per costruire. Questa è una categoria che ha parametri completamente diversi da quelli della C. Per stare in B bisogna strutturarsi a 360 gradi perché i punti li porta la squadra, li porta l’allenatore, li prota il presidente, li porta il direttore sportivo, li portano i tifosi. Tutto è determinante, la struttura, gli uomini, le scelte. Noi siamo arrivati a un punto dai playout“.
Un anno buttato via? “Non lo sarà se la società di questa esperienza farà tesoro, se questo campionato insegnerà come stare in B dopo averla riconquistata“. Nella nuova programmazione, se questa sarà la volontà della società, di riprovarci, ci sarà ancora Moreno Longo? “Non sono lucidissimo per rispondere in questo momento ed è un ragionamento, comunque, che non posso fare da solo. Sono scelte che, come è sempre successo, faremo tutti insieme, sentendo quale è il pensiero del presidente, del direttore, il mio. Valuteremo le condizioni, la programmazione appunto. Insisto, facendo le scelte che considerate più giuste e ognuno si comporterà di conseguenza”.
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Si prende le responsabilità, Longo, “e le tolgo a questi ragazzi, che hanno dato tutto quello che avevano, anche qualcosa in più. I 34 punti ce li siamo tutti conquistati sudando: si dice che, nell’arco di un campionato, alla fine qualcosa torna sempre, nel bilancio compessivo. A noi è tornato proprio niente, non c’è stata una sola gara in cui siamo usciti con 1 o 3 punti senza meritarli”.
“Il mio, il nostro rimpianto è per la tifoseria: quanto è successo questa sera credo che non si sia visto in nessun campo mai, l’applauso dopo questo epilogo, che ci ga molto male, i cori, le parole che ci hanno detto, come ci hanno incitati: è una dimostrazione di affetto senza precedenti. A loro, ai tifosi, che hanno riconosciuto sempre lo sforzo e l’impegno di questa squadra, avremmo voluto almeno regalare una opportunità in più. I ragazzi ce l’hanno messa tutta per essere competitivi in questa categoria, contro una squadra che ha qualità in abbondanza. Questa sera – insiste Longo – un episodio ci ha condannato: sulle palle inattive, quando si prende gol, mancano i centimetri o l’attenzione. Ci è mancata la seconda”