Il 1° maggio è la Festa dei lavoratori
Oggi, 1° maggio, si celebra la Festa dei lavoratori in ricordo di tutte le lotte per i diritti dei lavoratori, originariamente nate per la riduzione della giornata lavorativa.
La storia
Le origini della festa risalgono alle frequenti manifestazioni organizzate durante la Rivoluzione Industriale negli Stati Uniti per i diritti degli operai, guidate dai Knights of Labor l’Associazione dell’Ordine dei Cavalieri del Lavoro americani. Nel 1866 fu approvata a Chicago la prima legge sulle otto ore lavorative giornaliere che entrò in vigore soltanto l’anno dopo, il 1º maggio 1867, giorno nel quale fu organizzata un’importante manifestazione, con almeno diecimila partecipanti.
Nel 1887, l’allora presidente degli Stati Uniti d’America, Grover Cleveland, istituì il 1° maggio come giorno di commemorazione verso i sanguinosi episodi della rivolta di Chicago di vent’anni prima. Le notizie degli eventi avvenuti a Chicago arrivarono ad altri stati fino a giungere in Europa, infatti durante il Congresso Internazionale di Parigi del 1889 il 1° maggio fu dichiarato ufficialmente come la Festa Internazionale dei Lavoratori, e fu adottata da molti paesi nel mondo. La decisione europea fu ratificata in Italia solo nei due anni successivi.
Durante il ventennio fascista in Italia la celebrazione fu anticipata al 21 aprile in concomitanza con il Natale di Roma divenendo giorno festivo nazionale, per poi spostarla nuovamente al 1° maggio al termine del conflitto mondiale mantenendo la festività.
Dal 1990, i sindacati confederali CGIL, CISL e UIL, in collaborazione con il comune di Roma, hanno istituito un grande concerto per celebrare il primo maggio: la manifestazione si tiene in piazza di San Giovanni in Laterano a Roma, con la partecipazione di molti gruppi e cantanti e seguita da migliaia di spettatori e trasmessa in tv sui canali Rai.