«Contagi, cambia poco. Le terapie intensive sono ai minimi»
Le valutazioni di Carluccio Bianchi, docente dell'Upo
Ancora una volta bisogna raccontare di una situazione generale che è di fatto stabile, caratterizzata da tanti elementi di continuità, ma con situazioni estremamente variabili tra i vari territori. Se, per esempio, a livello nazionale assistiamo a un calo dei contagi, in Piemonte si conferma invece una leggera crescita.
A sottolinearlo è Carluccio Bianchi, docente di Macroeconomia dell’Upo, che nel ‘leggere’ i numeri della pandemia evidenzia come «si rafforzi ulteriormente la tesi di quel ‘plateau’ molto elevato del quale avevamo già fatto cenno nel corso delle puntate precedenti. Per quanto riguarda il sistema sanitario, aumentano i ricoveri, mentre prosegue il calo, sempre più significativo, delle terapie intensive».
Nella classifica relativa all’incidenza dei nuovi contagi settimanali ogni 100mila abitanti, l’Italia rimane in testa a quota 714 , pur mostrando una riduzione del 7%; Alessandria, con 701 e crescita del 6%, consolida la seconda posizione, mentre la Lombardia è a 557, con calo del 2%. Completa il quadro il Piemonte, 557 e più 8,5%. La migliore provinciale regionale resta ancora Cuneo, con 376, la peggiore è Asti (701) che supera sul filo di lana proprio l’Alessandrino.
In riferimento ai numeri assoluti, Bianchi sottolinea che «il Piemonte sale da 20657 a 22409 contagi settimanali, 1752 in più e 3201 al giorno di media. Continua a crescere il tasso di positività, in costante ascesa oramai da diverse settimane senza che nemmeno si intraveda una minima inversione di tendenza. «La scorsa settimana – conferma il professore – eravamo al 10,3%, oggi raggiungiamo quota 11,2%: superfluo ribadire che non è assolutamente un buon segnale, anche perché i tamponi sono pochi ed è evidente che i casi sono sottostimati».
Esattamente come avvenuto martedì, arrivano notizie contrastanti sul fronte della pressione ospedaliera. Bianchi, infatti, osserva che i «ricoveri ordinari sono in aumento, di 78 unità, da 632 a 710, con tasso di occupazione pari al 10,3%. Le terapie intensive, invece, erano 25 e diventano 19, toccando il nuovo minimo per quanto riguarda questa ondata. Il tasso di saturazione è del 3%». I decessi salgono da 27 a 34.
Chiusura, come sempre, dedicata al focus sulla situazione in provincia. I contagi settimanali erano 2692 e ora sono 2863, quindi 171 in più e 409 al giorno di media. «Sono incrementi bassi, ma bisogna prestare molta attenzione. Anche perché rimaniamo in controtendenza rispetto a molte realtà, anche vicine».