"Sabato tutti al campo per 'sostenere' la squadra"
I gruppi della Nord invitano tutti alla Michelin, alle 10.45
Longo recupera anche Gori. "Ancora il tridente in avanti? Perché no, è una possibilità"
ALESSANDRIA – Certo che sarebbe stato meglio avere il Cosenza a 4 punti (come il Vicenza), non si dovrebbe neppure chiederlo a Moreno Longo, perche con i se (se il Cosenza avesse pareggiato e non vinto..) e con i ma non si scrivono le classifiche. “Avere la squadra di Bisoli a una sola lunghezza ci impone di marciare ancora più forte, con tutte le nostre energie, il nostro coraggio e la nosra personalità per la gara di Cittadella. Con la nostra identità e con le nostre caratteristiche, perché questi tre punti hanno un peso davvero grande”
Longo non ha dubbi, “fino all’ultima giornata, anche per la salvezza, ci saranno ribaltoni continui: noi ci siamo dentro, era il nostro obiettivo arrivare a pochi turni dalla fine a giocarci questo traguardo Fino ad ora lo abbiamo fatto a testa alta, abbiamo lasciato qualche punto per strada che, purtroppo, non ci è ancora tornato. Speriamo che qualcosa accada in questo finale”.
"Sabato tutti al campo per 'sostenere' la squadra"
I gruppi della Nord invitano tutti alla Michelin, alle 10.45
Campo difficile, avversaria che insegue ancora i playoff e che ha, da anni, una identità forte e molto ben definita, che prescinde anche dagli interpreti. “A quattro gare dalla fine non si può certo guardare troppo alla consistenza dell’avversario o alle insidie del campo. Conta solo la consapevolezza di avere una opportunità per conquistare punti e fare di tutto per sfruttarla”.
Le certezze sulla rosa ci sono, anche se, tra questa sera e la partenza per Cittadella ci sono ancora due allenamenti. Dentro, a tempo pieno, anche Gori, unico assente Di Gennaro, per squalifica. “Tutti recuperati. Il minutaggio sta migliorando, con situazioni, naturalmente, diverse, chi con 90′, chi con la necessità, magari, di un cambio. Però tutti i ragazzi hanno le possibilità di essere schierati dall’inizio. Sta a me scegliere chi utilizzare da subito e chi, nel piano gara, può avere uno spazio dopo”.
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Con i tre punti obbligati, e con tutto l’organico a disposizione, vale la pena di insistere con il tridente, come contro il Pordenone?” E’ una possibilità. Ogni gara impone scelte, e non è opportuno svelare la formazione di lunedì. Rispondo, a mia volta, con una domanda, “perché no?” Perché la squadra è il risultato di scelte che tengono conto delle caratteristiche di ognuno e del tipo di partita da affrontare”.
Uno dei protagonisti, non solo con il Pordenone, è Tommaso Milanese. Che a Fabrizio Piccareta, che lo ha allenato nell’Under 17 della Roma, piace molto come mediano. per come Longo lo ha preparato al ruolo. “Tommaso ha giocato nelle due posizioni, più avanzata e in mediana, più volte nella prima. Per caratteristiche, può essere anche una mezzala nel centrocampo a 3. Come mediano, però, ha reso meglio. Deve continuare a lavorare come sta facendo, questo campionato, per lui, è fondamentale, lo ricorderà come un grande anno, in cui è cresciuto tanto e ha messo nel suo bagaglio due fasi di gioco necessarie nel calcio moderno. Giocare a grandi ritmi e intensità, in un calcio meno scolastico di quello del settore giovanile, gli ha permesso di migliorare. E’ esuberante, per questo può commettere qualche errore, ma sbagliano anche gli esperti: a Tommaso ripeto che deve mantenere sempre la spregiudicatezza che ha, perché è la sua forza, imparando a gestire alcuni momenti”.
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Cittadella, per Longo, “è la partita più importante in questo momento, e i punti sono vitali”. Antonucci – Baldini l’asse più temibile? “Ci sono altre alternative, Baldini può giocare anche da mezzala e ci sono più interpreti anche per il ruolo di trequartista. Al di là di chi giocherà lunedì, il Cittadella è riconoscibile ormai da anni. Il club è un ‘caso’ positivo da studiare, ha fatto cose straordinarie e Marchetti autentici capolavori. Non è facile costruire squadre pescando dalla C e scegliendo giocatori funzionali al modulo per essere sempre competitivi ad alti livelli. Giocatori che interprano lo spartito con convinzione, mentalità”. Come devono fare i Grigi.