Uscita da quarantena: da domani tamponi gratis negli hotspot dell'Asl
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Stanziati anche 41mila euro per l'Azienda ospedaliera alessandrina
Oltre 3,6 milioni di euro – per la precisione 3.615.099 euro – sono stati stanziati dalla Regione Piemonte all’Asl Al per provvedere il più rapidamente possibile al recupero delle liste d’attesa. E 41.464 euro per screening vari anche all’Azienda ospedaliera alessandrina ‘Santi Antonio e Biagio e Cesare Arrigo’.
In particolare, andranno all’Asl Al 52.232 euro per prime visite e diagnostica per i pazienti oncologici, 1.688.842 euro per visite e prestazioni di controllo e primo accesso, 1.561.518 euro per interventi chirurgici programmati e 312.507 euro per prestazioni di screening.
I fondi distribuiti provincia per provincia: leggi qui
Questa mattina, su proposta dell’assessore alla Sanità Luigi Genesio Icardi, la Giunta regionale ha approvato la ripartizione economica: si tratta complessivamente di oltre 36 milioni e 800mila euro di risorse aggiuntive alle Aziende sanitarie, più 3 milioni di euro alla sola Asl Città di Torino, in qualità di azienda capofila, per il potenziamento del Cup (Centro unico di prenotazione) regionale.
L’assessore alla Sanità ha osservato che fino al 24 per cento di queste risorse potrà essere utilizzato dalle Aziende sanitarie locali per avvalersi delle prestazioni delle strutture private al fine di raggiungere gli obiettivi previsti dal piano straordinario di recupero delle liste di attesa.
Parallelamente, entro il 31 maggio 2022 le strutture private accreditate, che erogano prestazioni per conto e a carico del Servizio sanitario regionale, sono tenute a rendere disponibile nel sistema Cup regionale il 100 per cento delle agende destinate alla prenotazione delle prime visite e altre prestazioni di primo accesso, con un periodo transitorio dal 1 giugno al 31 agosto 2022 per l’adeguamento della propria organizzazione e dei sistemi informatici.
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Il provvedimento della Giunta prevede anche che la validità delle ricette di primo accesso relative alle prestazioni diagnostico-specialistiche, in assenza di appuntamento programmato, siano rideterminate in 60 giorni anziché 180, mentre rimane confermata in 180 giorni la durata della validità delle ricette di accessi successivi al primo e di accesso diretto relative alle prestazioni diagnostico-specialistiche.
Prima della fine dell’anno il piano prevede il recupero di tutte le visite, le prestazioni e gli interventi rispetto al 2019 e al periodo pre-Covid. Un cronoprogramma che verrà controllato attraverso un apposito strumento di monitoraggio trimestrale, a cura della Direzione Sanità della Regione Piemonte.