Sono 787 i profughi ucraini accolti in provincia
In tutto il Piemonte sono 7.800. Nell'Alessandrino 332 famiglie disponibili a ospitare chi scappa dalla guerra
Aperto anche un Tavolo contro il caporalato e il lavoro in nero
È stata presentata mercoledì, in occasione del secondo Consiglio Territoriale per l’Immigrazione tenuto dal Prefetto, l’app Agoral, sviluppata dall’Area IV della Prefettura di Alessandria, diretta da Francesco Farina, in collaborazione con Aps Cambalache e Associazione Cultura e Sviluppo, nell’ambito del Progetto omonimo sostenuto dal Fondo Asilo Migrazione e Integrazione (Fami 2014-2020).
L’applicazione, già scaricabile e compatibile con Apple e Android, è stata realizzata con l’obiettivo di facilitare l’accesso dell’utenza straniera ai servizi offerti sul territorio attraverso un sistema di guide di aiuto allo svolgimento delle più comuni pratiche amministrative e una mappatura con geo-localizzazione dei servizi rivolti ai migranti della provincia di Alessandria.
Sono 787 i profughi ucraini accolti in provincia
In tutto il Piemonte sono 7.800. Nell'Alessandrino 332 famiglie disponibili a ospitare chi scappa dalla guerra
Inoltre, è stato previsto un sistema di news (con notifiche in-app) sulle principali novità che riguardano i cittadini stranieri. La mappatura conta, ad oggi, circa 250 servizi forniti da enti pubblici, enti del Terzo settore, enti religiosi, sindacati e patronati, liberi professionisti, aziende private, fondazioni, società a partecipazione pubblica, agenzie per il lavoro, associazioni di categoria e gruppi informali. I contenuti sono stati tradotti in dieci lingue, oltre all’italiano: francese, inglese, spagnolo, ucraino, cinese, farsi, russo, arabo, albanese e bangladese.
“La provincia di Alessandria è tra le prime in Italia ad avere implementato una applicazione simile” afferma il prefetto Francesco Zito, il quale invita a scaricare e diffondere l’app, anche per facilitare l’ulteriore inserimento di servizi e informazioni da parte degli enti che, a vario titolo, si occupano della gestione dei soggetti stranieri sul territorio.
Nella stessa occasione è stato avviato il Tavolo permanente di contrasto al caporalato e al lavoro nero nei settori dell’agricoltura e dell’edilizia. Il tema è stato introdotto ai presenti prima dal prefetto e dal dirigente dell’Ufficio Immigrazione della Prefettura e, successivamente, dalla dottoressa Micozzi dell’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (Oim), la quale ha esposto gli interventi effettuati in provincia congiuntamente all’Ispettorato Territoriale del Lavoro e alle Forze dell’ordine negli anni 2020-2021. Interventi che hanno permesso di individuare la presenza di 51 lavoratori irregolari, di cui 40 senza contratto e 2 lavoratori clandestini.
Due aziende su tre irregolari, soprattutto per il lavoro nero
ALESSANDRIA – Delle 996 aziende passate al setaccio nel 2018 dall’Ispettorato Territoriale del Lavoro in provincia di Alessandria quasi due…
Il tavolo permanente, che riunirà l’Ispettorato Territoriale del Lavoro, le Forze dell’ordine, gli enti del Terzo settore che si occupano di migranti e le organizzazioni sindacali datoriali e dei lavoratori, ha l’obiettivo di potenziare la rete territoriale per la rilevazione e prevenzione del fenomeno, coordinando a livello territoriale le azioni previste da progetti regionali e nazionali.
“Il lavoro nero e il caporalato – ha concluso il prefetto Zito – sono fenomeni sommersi di cui non è possibile conoscere con precisione l’entità, ma il lavoro sinergico per l’inclusione sociale è fondamentale al fine di prevenire ogni forma di sfruttamento”.