Upo tra i primi atenei italiani
In base alla Valutazione della Qualità della Ricerca italiana (Vqr)
L’Università del Piemonte Orientale (Upo) si conferma tra gli atenei con i risultati più interessanti nel panorama accademico nazionale nei dati relativi alla Valutazione della Qualità della Ricerca italiana (Vqr) presentati dall’Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca (Anvur). Questo inciderà in modo sostanziale sulla distribuzione del Fondo di Finanziamento Ordinario (Ffo) dedicato alle università.
In tutti e quattro gli indicatori misurati dalla Vqr, l’Upo riporta un risultato superiore a quello della media nazionale. È settima per la qualità dei prodotti della ricerca e quinta nella “bontà del reclutamento”, cioè la qualità dei prodotti presentati da professori che sono avanzati nella carriera o che sono entrati nel sistema universitario. Assai rilevanti sono pure i risultati che riguardano la qualità dei prodotti di coloro che hanno conseguito il dottorato di ricerca, dove è tredicesima in graduatoria nazionale su 61 atenei.
Il risultato più qualificante e positivo in assoluto viene dalla valutazione dei casi di studio relativi alla Terza Missione, sezione in cui, oltre alle attività di public engagement, sono stati valutati anche il grado di efficacia del trasferimento tecnologico, le iniziative di Alta Formazione oltre alle azioni che ha introdotto per promuovere al suo interno la cultura della sostenibilità. Si è classificata quinta a livello nazionale (1,18 punti, a pari merito con Bergamo e Ca’ Foscari), seconda solo ai Politecnici, da sempre leader di questi particolari settori.
Se analizzati nella loro interezza, i dati Vqr riportano un’immagine dell’Upo caratterizzata dal mantenimento di una posizione stabile nel panorama accademico e dal miglioramento in alcuni settori rispetto alla passata indagine. «I primi risultati dello studio Anvur – commenta il rettore Gian Carlo Avanzi – sono davvero molto stimolanti e incoraggianti per tutta la comunità Upo e per la nostra area geografica di riferimento. Essi ci spingono a proseguire nel percorso di ammodernamento delle nostre infrastrutture di ricerca e ci dicono che il nostro grado di coinvolgimento nella vita sociale, economica e culturale del Piemonte orientale migliora di anno in anno. L’Upo è già uno dei motori di sviluppo del territorio ma useremo l’indagine Vqr per definire in maniera ancor più dettagliata ed efficace le nostre strategie di crescita per il prossimo futuro».