Maxi Di, incontro in Prefettura: "Lievi aperture, ma insufficienti"
La posizione del sindacato Cobas. Domani i lavoratori si riuniranno nuovamente in assemblea
L'Adl Cobas: "I dipendenti saranno assunti a parità di condizioni, senza periodo di prova e mantenendo tutti i diritti maturati"
SPINETTA MARENGO – L’assemblea dei lavoratori del magazzino Maxi Di di Spinetta Marengo ha approvato ieri a larghissima maggioranza, con 5 voti contrari e 1 astenuto, l’accordo che chiude la lunga e complicata vertenza riguardante la chiusura del sito e il trasferimento dei dipendenti al magazzino Maxi Di di Vercelli.
Maxi Di, incontro in Prefettura: "Lievi aperture, ma insufficienti"
La posizione del sindacato Cobas. Domani i lavoratori si riuniranno nuovamente in assemblea
“Dopo lunghi mesi di trattativa e l’imponente giornata di sciopero e blocco del magazzino del 21 gennaio a seguito dell’annunciata chiusura – sottolineano dall’Adl Cobas – è stata raggiunta una bozza di intesa che verrà firmata nelle prossime ore. Tutti i lavoratori che accetteranno il trasferimento (circa 80) andranno a Vercelli entro il mese di aprile (una piccola parte continuerà a lavorare su loro richiesta per la società che gestisce il magazzino di Alessandria) e verranno assunti a parità di condizioni, senza periodo di prova e mantenendo tutti i diritti maturati (paga base, anzianità convenzionale, scatti di anzianità e livello contrattuale con la necessaria armonizzazione per il passaggio dal Ccnl Logistica applicato ad Alessandria al Ccnl Commercio applicato a Vercelli)”.
Non solo: “Oltre a questo – viene spiegato dal sindacato – ogni lavoratore che accetterà il trasferimento si vedrà corrispondere 7.500 euro netti a prescindere dal cambio di residenza con condizioni radicalmente migliorative rispetto a quanto previsto dal contratto nazionale firmato da Cgil, Cisl e Uil. La minoranza dei lavoratori che invece non accetteranno il trasferimento si vedranno corrispondere 10.500 euro netti di buonuscita oltre ai due anni di Naspi. Un importo che avremmo voluto fosse più alto e che non ci soddisfa particolarmente, ma raggiunto a partire dall’indisponibilità aziendale a trattare la questione essendoci in campo l’offerta dei posti di lavoro”.
Maxi Di, il picchetto dei lavoratori al magazzino
Annunciata la chiusura del sito. Le urla: "Sciopero!"
“Giunge così a conclusione la vertenza Maxi Di con il raggiungimento dell’obiettivo principale della salvaguardia del posto di lavoro e dei diritti acquisiti grazie alle lotte di questi anni all’interno del magazzino. La compattezza dei lavoratori, la disponibilità allo sciopero e il preziosissimo lavoro dei delegati sindacali hanno permesso di giungere a questa conclusione sconfiggendo lo spettro del licenziamento collettivo di oltre 110 lavoratrici e lavoratori che aleggiava sulla vertenza – aggiungono dall’Adl Cobas – Quando i lavoratori comandano e il sindacato obbedisce tenendo la schiena dritta è possibile mutare il corso degli eventi e dare una diversa direzione a una storia che sembrava già scritta”.