Alessandria - Como, il pari sta davvero stretto
Casarini pareggia il vantaggio di La Gumina su rigore molto dubbio. Tre prodezze di Facchin e una rete annullata
La determinazione di Casarini, il miglior Palombi della stagione. Kolaj fuori un mese e mezzo
ALESSANDRIA – “Valori incredibili“. Che sono “spessore umano, volontà, abnegazione, attaccamento alla maglia”. Moreno Longo lo sottolinea: in ogni occasione, questo è il patrimonio, vero, della sua squadra, il valore aggiunto, che amplifica la qualità della prestazione.
E’ successo contro il Como e non solo quando l’Alessandria si è trovata in superiorità numerica: ha sempre prodotto tanto, per intensità, gioco e occasioni. E’ “il gruppo che si sta dannando l’anima per raggiungere l’obiettivo”, e va oltre gli ostacoli, ultimo in ordine di tempo l’infortunio a Kolaj. “Problema all’adduttore, lesione di 2° grado, ne avrà per 45 giorni. Si è infortunato a Cosenza, già nel primo tempo, e non ha comunicato nulla: è un ragazzo giovane, per volontà ha stretto i denti, senza sapere ciò a cui andava incontro”.
PISSERI – Attento: anche un po’ sfortunato, perché è bravo e reattivo sul rigore, e peccato che la palla, repinta, resti lì per la deviazione fortunosa dell’attaccante. Un solo intervento vero, nella ripresa, su Ioannou. Spesso è lui a far ripartire l’azione, con la squadra tutta nella metacampo avversaria: 6.5
MANTOVANI – Incolpevole: se si fischiano rigori così, allora ce ne sono almeno tre o quattro in ogni gara: Marcatura solida, senza concedere metri e spazi a Gliozzi, con anticipi e ripiegamenti che gli tolgono, sistematicamente, palloni: 6
PALOMBI – (dal 29’st) Determinato: questa è la versione giusta dell’attaccante, quella che serve alla squadra e fa bene anche a lui. In venti minuti ha l’occasione enorme, ma c’è la parata più importante di Facchin, e segna pure il possibile 2-1, bello se non ci fosse Lunetta in fuorigioco. Però così deve essere, sempre, per una gara intera, o per uno scampolo: sempre provare a essere decisivo: 6.5
Alessandria - Como, il pari sta davvero stretto
Casarini pareggia il vantaggio di La Gumina su rigore molto dubbio. Tre prodezze di Facchin e una rete annullata
DI GENNARO – Autoritario: E’ nelle sue qualità tenere alta la linea difensiva, per aggredire di più e meglio. Le palle alte sono tutte sue, va spesso in attacco, specie quando il Como sceglie di avere una sola punta,e sfiora un altro gol, evitato da Facchin a mano aperta. Unico neo, il giallo per proteste. Sempre da evitare: 7
PARODI – Inesauribile: uno che corre per 95′, e lo fa con quella lucidità ed energia, prima per annullare il più rapido dei comaschi, Parigini (che si elimina da solo ), poi per aiutare la squadra ad aumentare la spinta, palloni riconquistati e sovrapposizioni, per far crescere la pressione e cercare il gol: 7
MUSTACCHIO – Migliorabile: fare meglio delle ultime prove potrebbe sembrare semplice, ma non lo è. Almeno ci riesce, con un contributo importante anche in copertura. Cresce, minuto dopo minuto, la fame e la consapevolezza che può e deve dare ancora di più. Anche per lui una occasione enorme, ma il suo rasoterra trova il palo: 6
GORI – Lottatore: è la traduzione, in campo, di cosa significa “incontrista”, collettore di palloni, diga che blocca e deve impostare. Su questa seconda fase può ancora dare di più, però sicuramente aggiunge ordine e letture giuste. Come quella che sta facendo quando Parigini entra duro sulla sua caviglia: 6.5
CASARINI – (dal 19’st) Tuttofare: e anche bene. In bezzo per fare diga, in difesa quando Mantovani esce per far spazio a Palombi e lui si abbassa per neutralizzare i rari tentativi di incursione degli avversari. E in attacco: stacco e colpo di testa da punta di razza, per il pareggio, ‘agevolato’ da una palla perfetta di Fabbrini (una delle tante): 7
"Troppa gente resta a casa. Venga a darci una mano, ne abbiamo bisogno"
Longo: "Il Mocca semivuoto in B, dopo 50 anni, non si può comprendere. I ragazzi meritano"
MILANESE – Frenato: dovrebbe liberare di più le sue giocate, perché l’iniziativa non gli manca e ha opure un buon tiro e impegna due volte Facchin dal limite. Ha tanta qualità che può dare ancora di più alla squadra: 6
LUNETTA – Motore: dal 34′, momento del rosso a Parigini, tocca a lui, liberato da compiti di controllo, spingere con energia e velocità a sinistra. Dove mette anche la sua fisicità al servizio della ricerca della profondità. Molti recuperi, suggerimenti, palle in mezzo. Un fuorigioco gli impedisce di essere l’uomo – assist della possibile vittoria: 6.5
CHIARELLO – Volenteroso: si toglie in fretta l’emozione per la maglia con il numero 100, le sue prestazioni e prova a impreziosire il traguardo con un gol. Peccato per l’errore enorme, un rigore in movimento, nel primo tempo, colpito male (di cui chiede scusa). Ma non smette mai di sfruttare ogni palla per essere decisivo. Motivatissimo: 6
BENEDETTI – (dal 36’st) Attaccante: questo gli chiede il mister e questo fa, mossa che crea scompiglio nella difesa comasca: ng
CORAZZA – Spuntato: si danna l’anima nel recuperare palloni anche a centrocampo e lanciare ripartenze. Ha, però, almeno due occasioni che un attaccante non dovrebbe mai fallire, soprattutto quella nel secondo tempo, sul taglio di Fabbrini, con la porta libera per angolare la palla ovunque, e non tra le braccia di Facchin: 6
FABBRINI – Spettacolo: nel primo tempo prende le misure al ruolo, ma già concede sprazzi che alimentano la fiducia. Nella ripresa è incontenibile: Arrigoni se lo sognerà per molte notti, con quell’uno contro uno che è un marchio di fabbrica di eccellenza assoluta. Gli avversari non sanno come fermarlo, lui serve almeno una decina di palloni perfetti, con il contagiri. Come quello per Casarini. ‘The naske’ ha già conquistato il popolo grigio: 8