Peste suina: rinvio delle tasse per gli allevatori
Approvato nel 'Milleproroghe' l'emendamento a firma Molinari (Lega): "Una boccata d'ossigeno"
Obiettivo la formazione di operatori con cani da detection, addestrati al rilevamento delle carcasse di cinghiale
ALESSANDRIA – In questi giorni, grazie al coordinamento del Servizio di Vigilanza Faunistica della Provincia di Alessandria e al patrocinio di Ispra, Legambiente, Sief (Società Italiana di Ecopatologia della Fauna) e Università Federico II di Napoli, due unità cinofile Enci sono intervenute per prevenire e controllare la diffusione della Peste Suina Africana (Psa).
Peste suina: rinvio delle tasse per gli allevatori
Approvato nel 'Milleproroghe' l'emendamento a firma Molinari (Lega): "Una boccata d'ossigeno"
Nell’area infetta, il numero e la tempistica delle carcasse di cinghiale rilevate è l’unico strumento disponibile per seguire tutto il processo di diffusione. La Psa non è trasmissibile agli esseri umani, ma ha un potenziale di diffusione enorme: un’eventuale epidemia sul territorio italiano potrebbe ripercuotersi pesantemente sia sul comparto produttivo suinicolo che sulle attività antropiche.
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Alcune Regioni in questi giorni hanno chiesto la collaborazione di Enci per la formazione di operatori con cani da detection, addestrati al rilevamento delle carcasse di cinghiale.