Alessandria celebra Palatucci che salvò gli ebrei e morì a Dachau
Questa mattina il ricordo del funzionario di Polizia morto nel 1945
ALESSANDRIA – Alla presenza del prefetto Francesco Zito, delle autorità civili e militari cittadine, di una rappresentanza del personale della Polizia di stato della Provincia di Alessandria, dei segretari provinciali di alcune OO.SS della Polizia di Stato, della sezione locale dell’A.N.P.S. e di una rappresentanza dei frequentatori di corso della Scuola Allievi Agenti di Alessandria, il questore Sergio Molino ha deposto, questa mattina, una corona di alloro alla lapide, presente nel quartiere Cristo, dedicata alla memoria del commissario Giovanni Palatucci; nel contempo si è svolto un breve ma intenso momento di riflessione, di ricordo e di preghiera.
Un momento che si ripete ogni anno per ricordare il giovane funzionario di Polizia, reggente della Questura di Fiume, che si spese per salvare la vita di migliaia di ebrei dalla persecuzione, prima di essere scoperto, nel settembre del 1944 e subire lui stesso la deportazione in un campo di concentramento. Il 10 febbraio 1945 trovò la morte a Dachau.
A Giovanni Palatucci è stata concessa la medaglia d’oro al merito civile ed è stato proclamato dallo Yad Vashem, l’Ente nazionale per la memoria della Shoah, “Giusto tra le nazioni”. Per la Chiesa Cattolica, la testimonianza di Palatucci, è valsa la proclamazione a “Servo di Dio”, titolo attribuito a seguito del relativo processo canonico di beatificazione.
Ricordare, per non dimenticare uomini in divisa probi che hanno sacrificato la loro vita per gli altri.