«Vi aspettiamo sabato, anzi forse no» Nel centrodestra non sanno cosa fare
Salone prenotato fino alle 17.30 (poi c'è una festa). Molto dipende dalla Meloni: vuole o no lo strappo con la Lega? Fabbio: «L'avevo detto, fui ignorato»
Quelli della Lega sanno che devono ritenersi impegnati per sabato alle 15, poi si vedrà. Ci sarà chi dovrà rinunciare alla partita di padel, chi a vedere in tivù l’imperdibile Lazio-Bologna, chi a far spesa col marito, chi ad accompagnare la moglie dalla suocera, chi a portare i nipotini al parco.
O forse no.
Forse tutte queste (e altre) cose si potranno fare se dovesse saltare l’appuntamento che è stato annunciato, poi ritrattato, poi non è detto, poi magari sì, comunque voi mettetevi a disposizione perché se si fa bisogna riempire la sala, mica si può fare brutta figura.
Andare o non andare?
Alle 20 di ieri, nessuno aveva ancora sciolto i dubbi circa la presentazione ufficiale della candidatura a sindaco di Gianfranco Cuttica di Revigliasco, il quale, buon uomo, si è messo generosamente a disposizione in attesa che le segreterie dei partiti della sua traballante coalizione trovino la quadra.
Da qui le incertezze di cui sopra. Formalmente, per le 15 di domani è prenotato il salone di Centogrigio, in via Bonardi, uno spazio che deve essere liberato alle 17.30, perché poi c’è una festa (quella è sicura, perché qualche certezza bisogna pur averla).
Sul fronte Lega dicono di essere pronti ad andare. Su quello di Fratelli d’Italia dicono di essere pronti a starsene a casa. Locci disse di non saperne nulla. Quelli di centro cercano di capire cosa succede ai loro lati, come se fosse semplice. Per intenderci: si fa prima a imparare il regolamento del curling, per far bella figura con gli amici del bar.
Dipende da Giorgia
Pare che tutto dipenda da Giorgia Meloni. Se la leader di Fratelli d’Italia si impunta, dopo le questioni con Salvini seguite alle elezioni di Mattarella, addio alleanza. A Torino il bottiglione è già scoppiato (c’era da eleggere l’ufficio di presidenza del Consiglio regionale), con il nostro Molinari a far la voce grossa per difendere il primato della Lega.
Diciamo che non è stato tenerissimo coi Fratelli. I quali, qui da noi, sarebbero propensi a ricucire lo strappo, consci del fatto che non è il caso di servire a Giorgio Abonante quegli assist che magari non gli offre il suo centrosinistra. Fratelli d’Italia, dunque, è in attesa. E quindi anche la Lega, e quindi anche Cuttica e pure tutti gli altri, compresi quelli di Centogrigio che non sanno se, alle 15 di domani, avranno ospiti.
Poi ci sono pure i Fratelli che di riproporre Cuttica non ne vogliono sapere, ma risultano una minoranza. Qualora i meloniani andassero da soli, avrebbero come leader Fabrizio Priano, figlio di uno che il sindaco lo ha già fatto, in altra epoca, in altro partito, in un’Alessandria molto diversa.
Tre Fratelli in più
E intanto, udite udite, la truppa di destra si avvale di nuovi contributi, quelli di Maurizio Sciaudone (che ritorna alla base), Stefano Foglino e Caterina Micò, già consiglieri comunali di Forza Italia, poi finiti in ‘InsiemeAlcentro’ e ora accasatisi nella presunta ‘comfort zone’ dei Fratelli.
E Fabbio? Volete che in tutto ciò non c’entri l’ex sindaco? Infatti c’entra. Lui sta sulla sponda del fiume a ripetere «ve lo dicevo», ricordando che aveva prospettato la rottura di Fratelli con la coalizione ben prima che la cosa avvenisse. Ognuno saprà dire se è esperto, veggente o menagramo.
«La verità è che qui non si decide nulla, perché conta quel che stabiliscono a Roma – sostiene Fabbio – Purtroppo ad Alessandria sono stati superficiali e non mi hanno creduto. Ora, comunque sia, cambiano pesi e prospettive». Intanto sta lavorando per una lista di moderati «che sarà fedele al centrodestra e che andrà a prendere voti oltre il nostro schieramento».
In ogni caso, domani alle 15 si terrà lontano da Centrogrigio: manderà semmai il fedele Franco Trussi, vicesindaco in carica, a vedere come girano le cose, ammesso che girino, si capisce. Perché alle 20 di ieri, niente si diceva di ufficiale.
Vabbè, Lazio-Bologna è pur sempre una discreta partita.