Jacobs, il ritorno è d’oro
A Berlino 6''51 sui 60 metri, sotto gli occhi di Paolo Camossi
BERLINO – “A Berlino per togliermi un po’ di ruggine”. L’ha scrostata via bene, Marcell Jacobs, perché è comparso di nuovo l’oro al collo del campione che ha un po’ di cuore (e molto tifo) anche in provincia, soprattutto a Novi, dove vive la famiglia della compagna Nicole Daza.
Per un mese e mezzo il due volte vincitore olimpico si è allenato sulla pista dello stadio di Tenerife, sotto la guida di Paolo Camossi e, per almeno tre settimane, anche di Antonio De Sanctis, alle Canarie con Paolo Dal Molin, curando, soprattutto, le partenze.
Al meeting a Berlino Jacobs ha lasciato il segno, 6”51 in finale, già movimenti fluidi, che soddisfano il suo coach. “Marcell ha corso bene. E ha vinto: contava, dopo tanto lavoro”, il giudizio di Camossi ai microfoni Rai. Rispettato anche il primo obiettivo della stagione, dopo oltre sei mesi senza gare: avvicinare 6”50. “Mi sono migliorato rispetto al 2021 – confessa Jacobs – quando avevo iniziato con un 6”56: è partita bene una stagione lunghissima”.
Il velocista proverà a ritoccare il record europeo di Dwain Chambers, 6”42, e vuole arrrivare al top ai Mondiali indoor, a Belgrado, dal 18 al 20 marzo, mentre quelli outdoor saranno in estate a Eugene, negli Stati Uniti.