Maxi Di, il picchetto dei lavoratori al magazzino
Annunciata la chiusura del sito. Le urla: "Sciopero!"
La posizione del sindacato Cobas. Domani i lavoratori si riuniranno nuovamente in assemblea
ALESSANDRIA – Si è svolto questa mattina alle 12 l’incontro in Prefettura, ad Alessandria, sulla crisi Maxi Di: presente una ampia delegazione dell’azienda, della società Ant Srl che gestisce il magazzino, delle Rsa e dei sindacalisti di Adl Cobas.
Maxi Di, il picchetto dei lavoratori al magazzino
Annunciata la chiusura del sito. Le urla: "Sciopero!"
Al prefetto Francesco Zito, Maxi Di ha confermato lo spostamento delle attività a Vercelli a partire da aprile e che nell’attuale magazzino subentrerà la multinazionale Aosom. “Da parte del committente – sottolineano i Cobas – continua a esserci l’impegno al mantenimento degli attuali livelli occupazionali, ma per il momento non sono stati forniti i numeri, che sono la condizione indispensabile per l’apertura di una vera trattativa volta alla tutela di tutte le lavoratrici e i lavoratori. Qualche lieve apertura c’è stata, ma ancora del tutto insufficiente”.
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Secondo i sindacalisti dei Cobas, “l’unica vera nota positiva è che al prossimo incontro siederanno al tavolo anche la società ManHandWork che ha l’appalto del magazzino di Vercelli e la Prefettura, che ringraziamo per l’importante ruolo di mediazione svolto, si è impegnata a coinvolgere al tavolo la multinazionale Aosom. Quell’occasione dovrà essere pertanto quella in cui verranno definitivamente messe le carte sul tavolo, nella consapevolezza che molti sono gli attori in campo e non molto è il tempo per trovare una soluzione positiva alla vertenza”.
Domani, tra l’altro, i lavoratori si riuniranno nuovamente in assemblea: “Da parte nostra – concludono dal Cobas – faremo come sempre ciò che le lavoratrici e i lavoratori decideranno, nell’assoluta volontà di trovare una soluzione per tutti e nella consapevolezza della forza dimostrata con lo sciopero di venerdì scorso”.