Biogas Valmadonna, salta tutto?
Incontro in Provincia, Ravano se ne va: troppi paletti, farà altrove
Stamani, Ravano ha confermato: "Non farò l'impianto"
VALMADONNA – Alle 11 di stamani, dalla sua casa genovese, Giovanni Ravano leader del gruppo che ha chiesto di poter installare un impianto per la produzione di biogas a Valmadonna, ha ufficializzato la sua uscita di scena.
Nel sobborgo esultano. “Abbiamo vinto noi” sono le stringate parole di Gianni Pittaluga, presidente del comitato No Biogas. Ieri è stato informato, in via ufficiosa, della rinuncia definitiva. E dunque he buoni motivi per festeggiare, dopo mesi di battaglie, con tanto di avvocati, perizie, proteste in piazza.
Biogas Valmadonna, salta tutto?
Incontro in Provincia, Ravano se ne va: troppi paletti, farà altrove
In realtà, la comunicazione odierna non è altro che il seguito di quanto avvenuto lo scorso autunno, quando Ravano stesso abbandonò, irritato, l’incontro in Provincia, presente il nuovo vicesindaco Franco Trussi, dicendo una cosa del tipo: “Vado altrove perché ad Alessandria non si può fare nulla”.
Forse proprio l’ingresso in Giunta comunale di Trussi ha contribuito ad accelerare la “fuga” di Ravano, che comunque si era già scontrato con pareri tecnici tutt’altro che positivi.
Va detto, però, che non tutti erano contrari all’iniziativa del gruppo genovese. In particolare, fecero scalpore le parole dell’ex presidente della Fondazione Cassa di risparmio di Alessandria, Pier Angelo Taverna, il quale sostenne che “non si può sempre dire di no”.
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