Otto mesi per un vaccino a domicilio. L’Asl avverte: “Tempi lunghi”
Chi ha chiesto il vaccino a casa - impossibilitato ad andare in un hub - sta aspettando (e rischiando) moltissimo per la terza dose
ALESSANDRIA – Era stata programmata per il 5 gennaio la dose booster, ma anche questa volta non si è presentato nessuno a casa. “Rimandata a domenica prossima”, l’informazione alla paziente. Problemi ‘interni’, hanno spiegato gli addetti del servizio di vaccinazione domiciliare.
Dose a casa
Per le persone fragili o con problemi che non possano recarsi autonomamente ad un centro vaccinale, infatti, è prevista la possibilità della somministrazione a casa, naturalmente effettuata da personale sanitario competente: l’iniezione viene eseguita a domicilio come se ci si trovasse in un hub, ma senza coda e senza uscire.
Così anche ad Alessandria c’è chi ha richiesto questa procedura, confidando in tempi ragionevoli nella somministrazione e nella possibilità di non muoversi e pertanto non rischiare stress o fisico, mentale o comunque il contagio. Purtroppo le speranze di usufruire di un servizio puntuale si sono infrante molti mesi fa.
Come funziona: le vaccinazioni domiciliari sono gestite direttamente dall’Asl la quale contata telefonicamente la famiglia che lo ha richiesto. E’ comprensibile che ci sia da aspettare un po’ di più, visto la mole di lavoro dei sanitari, ma otto mesi – dalla seconda dose alla terza – sembrano francamente troppi. E’ quello che è capitato ad una signora alessandrina, in vana attesa della terza dose.
La seconda dose risale all’8 maggio. Poi più nessun contatto. Il figlio allora ha chiesto spiegazioni in autunno inoltrato: “La contatteremo nei prossimi giorni per fissare la somministrazione al domicilio”, hanno risposto. Era il 20 ottobre.
Il 13 dicembre, alla nuova richiesta di spiegazioni, l’Asl rispondeva così: “Purtroppo le tempistiche delle vaccinazioni a domicilio, sono molto più lunghe rispetto agli hub vaccinali. Stiamo provvedendo a chiamare i pazienti in ordine di effettuazione della seconda dose”. E arriviamo a dopo Capodanno. Si apprende informalmente che non solo le vaccinazioni domiciliari sono in super ritardo, ma che la vaccinazione domiciliare verrà fatta solo nel fine settimana. Ecco spiegato lo slittamento a domenica?
Intanto un’intera famiglia – e come quella tante altre in provincia – è rimasta in attesa per oltre otto mesi.