Reggina - Alessandria, gli ex giocano in attacco
Da Marescalco ad Artico e Corazza. Le due squadre hanno segnato lo stesso numero di gol
Longo recuperata tutti. "Anche Mustacchio può farcela"
ALESSANDRIA – “Io non penso mai a cosa la mia squadra non deve fare per non dare spazio agli avversari. Per me conta cosa i miei giocatori propongono, il loro atteggiamento. E domenica dovrà essere perfetto“.
Moreno Longo è determinato: elimina la parola errori (da evitare) dal vocabolario e la sostituisce con il verbo “costruire”. “Un’Alessandria aggressiva, capace di incanalare subito la gara nella direzione che serve a noi. Una squadra che produce occasioni, come ha sempre fatto, ma che deve diventare molto più cinica. Creare cinque o sei opportunità in una partita non è facile in B, magari qualche opportunità in meno, qualche azione più ‘sporca’, ma con un cinismo diverso, più alto. Negli ultimi 25 metri serve anche più pragmatismo“. Più sostanza e più cattiveria.
La settimana non facile, per le condizioni climatiche, il lavoro in parte al chiuso e poi sul sintetico, ha comunque permesso di riportare in gruppo tutti. O quasi. “Il ‘quasi’ è per Mattia Mustacchio che, comunque, sta meglio, sembra aver risolto il fastidio alla schiena, o comunque è sopportabile, e dovrebbe farcela anche lui. Disponibile anche Mantovani“. Che, con ogni probabilità, partirà dalla panchina, ma è una scelta in più in difesa, dove c’è Di Gennaro in diffida e Prestia ha tre cartellini.
A centrocampo Ba e Bruccini sono pronti, anche per partire dall’inizio. Chi dei due è più avanti? “La condizione è alla pari. Se nelle ultime due gare abbiamo scelto di inserire Bruccini è stato perché, in quel momento, nel tentativo di recuperare iol risultato, si è preferito un giocatore di costruzione, che potesse ‘azionare’ le punte”. Dunque quattro per due maglie, con la possibilità di far rifiatare, magari part time, Casarini e Milanese, il primo sempre in campo dall’inizio del campionato e il secondo schierato a tempo pieno dopo l’infortunio a Ba contro il Crotone.
Reggina - Alessandria, gli ex giocano in attacco
Da Marescalco ad Artico e Corazza. Le due squadre hanno segnato lo stesso numero di gol
Una posizione diversa per Beghetto? “Non credo proprio, perché Andrea è fatto per interpretare quel ruolo. Se ho preferito Lunetta è perché, con le caratteristiche dei nostri attaccanti, è più utile che si cerchino vie diverse per far arrivare i palloni in area rispetto ai cross. Che, invece, possono essere più sfruttabile con una punta come Marconi. In questo momento servono giocate diverse negli ultimi 25 metri, accelerazioni, anche movimenti tra le linee. Ma anche Beghetto avrà spazio: è un giocatore che dà sempre disponibilità totale ed è un uomo con la U maiuscola”.
Aspettando Marconi (domenica sarà l’ultima gara da spettatore), tocca a Corazza, che sarà il grande ex (insieme a Bianchi con la maglia della Reggina), nella piazza dove ha segnato molto con un atteggiamento, in quella stagione, tatticamente diverso, utile alle sue caratteristiche di attaccante di rapina. “Simone è cresciuto tanto dopo i playoff e può rendere molto in posizioni diverse. Lui sa bene che ha la fiducia mia, della società, di tutti i compagni. Le punte sono sempre giocatori a sé: basta un niente per attivarsi e diventare decisivi, come pure per faticare a incidere. Corazza sa, insisto, che crediamo molto in ciò che può darci, indipendentemente dall’assetto tattico”.